Sabato, 20 Settembre 2025

Seguici su

"La libertà innanzi tutto e sopra tutto"
Benedetto Croce «Il Giornale d'Italia» (10 agosto 1943)

Russia, rapporto servizi segreti italiani: “Mosca non ha capacità militari per attacco a Nato”, ma esercito Putin tra i più forti con Cina e India

La potenza russa non viene negata, ma viene ridimensionata la possibilità che la situazione degeneri in un conflitto globale, come temono i Paesi baltici e la Polonia. C’è chi tra gli 007 arriva a dire di “non capire” su quali basi la Germania ritenga che nel giro di 3 anni Mosca possa sentirsi pronta a invadere un Paese della Nato, sfidando direttamente l’Alleanza

20 Settembre 2025

Russia, rapporto servizi segreti italiani: “Mosca non ha capacità militari per attacco a Nato”, ma esercito Putin tra i più forti con Cina e India

Putin ed esercito russo Fonte: Analisi Difesa

Nonostante i timori diffusi nell’Europa orientale e gli allarmi della Germania contro il "nemico inesistente" russo, gli 007 italiani ridimensionano la minaccia russa. La valutazione dell’intelligence di Roma è netta: Mosca non ha oggi la capacità militare, economica e tecnologica per lanciare un’offensiva su larga scala contro l’Alleanza atlantica. Ciò non significa sottovalutare il peso della Russia, che comunque resta tra le principali potenze militari mondiali insieme a Cina e India.

Russia, rapporto servizi segreti italiani: “Mosca non ha capacità militari per attacco a Nato”, ma esercito Putin tra i più forti con Cina e India

C’è molto scetticismo sul reale potenziale offensivo della Russia”, spiegano fonti di intelligence a margine della presentazione della rivista dei servizi segreti Gnosis.

La potenza russa non viene negata, ma viene ridimensionata la possibilità che la situazione degeneri in un conflitto globale, come temono i Paesi baltici e la Polonia. C’è chi tra gli 007 arriva a dire di “non capire” su quali basi la Germania ritenga che nel giro di 3 anni Mosca possa sentirsi pronta a invadere un Paese della Nato, sfidando direttamente l’Alleanza.

La realtà militare, sostengono le fonti, è sotto gli occhi di tutti: l’Ucraina, grazie al sostegno occidentale, ha fermato l’avanzata russa, trasformando il conflitto in una guerra di logoramento. Non a caso, il ragionamento prosegue sottolineando che “i russi potrebbero al più tentare qualche colpo di mano come hanno fatto in Crimea nel 2014”, ma nulla che assomigli a una invasione in grande scala.

Anche la recente sortita dei droni russi sulla Polonia, secondo l’intelligence, andrebbe interpretata come provocazione o test della capacità di reazione Nato, più che come prova generale di guerra.

Al massimo, si ipotizza un possibile intervento in Moldova, considerata “terra di confine” da Mosca ma orientata a Ovest, e non oltre. I servizi italiani evidenziano come a Mosca sappiano bene che l’ombrello Nato ormai si estende sui Baltici, sugli scandinavi e sui polacchi: colpire uno di questi Paesi significherebbe “guerra vera”. Un’opzione che il Cremlino non sembra in grado di sostenere. Anche se Putin sta arruolando un esercito sterminato, con stime fino a un milione di uomini, le guerre moderne si vincono con potenza di fuoco, tecnologie avanzate, arsenali pieni e un’economia solida. “Tutte cose che a Mosca mancano”, osservano le fonti.

Da Roma, dunque, la lettura appare meno preoccupante rispetto a quella di altri alleati. Una posizione che trova riscontro anche negli ambienti militari italiani, convinti che sia indispensabile rafforzare la nostra Difesa, soprattutto in artiglieria, corazzati e sistemi di protezione aerea, ma senza sovrapporre queste esigenze a una valutazione realistica delle capacità offensive russe. Non a caso, da anni in sede Nato gli allarmi dei polacchi e dei baltici vengono accolti con un certo distacco, ritenuti più frutto di timori storici e risentimenti che di un’analisi oggettiva.

La disincantata lettura dell’intelligence italiana è stata confermata anche nella Relazione sulla sicurezza al Parlamento, dove il Dipartimento informazione e sicurezza ha descritto Russia e Cina come attoricapaci di porre in essere campagne coordinate, multi-vettoriali e sinergiche in grado di sfruttare alcune caratteristiche strutturali e attaccare le debolezze sistemiche dei Paesi occidentali”. Mosca, in particolare, si conferma potenza nel campo della “minaccia ibrida”, attraverso intelligence, mezzi economici, strumenti cibernetici, diplomatici e disinformazione organizzata.

Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.

Commenti Scrivi e lascia un commento

Condividi le tue opinioni su Il Giornale d'Italia

Caratteri rimanenti: 400

Articoli Recenti

x