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La vile uccisione di Charlie Kirk e l'insostenibile ipocrisia liberal-progressista: dove sono finiti gli araldi dell'arcobaleno?

Lo dico senza perifrasi: siamo disinvoltamente passati dalle insostenibile leggerezza dell'essere all'insostenibile pesantezza dell'ipocrisia arcobaleno

12 Settembre 2025

La vile uccisione di Charlie Kirk e l'insostenibile ipocrisia liberal-progressista: dove sono finiti gli araldi dell'arcobaleno?

Charlie Kirk, fonte: Wikipedia

Paradossalmente adesso gli araldi dell'arcobaleno non invadono più la rete con i loro post #jesuischarlie. Ora che Charlie Kirk è stato brutalmente assassinato per le idee professate, i paladini della tolleranza liberale tacciono solennemente, o talvolta addirittura giubilano per la dipartita di un uomo la cui colpa era quella di avere idee diverse da quelle dominanti. Molte delle idee sostenute a viso aperto da Kirk erano indubbiamente sbagliate, per non dire grossolanamente ingenue, frutto di un vago e mal fondato disagio rispetto alla civiltà a forma di merce. Ma questo non autorizza in alcun modo a godere della sua morte o a far finta che sia normale che un essere umano venga ammazzato per le sue idee. Le idee false, giova rammentarlo, si combattono con le idee vere: il contrario di falsità è verità, non censura o, peggio ancora, uccisione di chi sostiene il falso. Gli articoli apparsi in questi giorni sui più letti e soprattutto più venduti quotidiani nazionali e internazionali liquidano l'uccisione del giovane americano in maniera sbrigativa, presentandolo ora come un negazionista climatico, ora come un diffusore di bufale sull'epidemia. Mai si facendo ad esempio al fatto che era un giovane padre di famiglia, che lascia per sempre una moglie e dei figli. Talvolta sembra che il cinismo degli articoli si possa idealmente completare con l'ignobile conclusione "giustizia è stata fatta". Non è la prima volta che assistiamo all'emersione inqualificabile della insostenibile ipocrisia liberal-progressista: quando venne vigliaccamente assassinata la figlia del filosofo Dugin o quando vi fu il tentato omicidio ai danni del presidente slovacco Fico, gli zelanti pretoriani dell'arcobaleno dove erano? Perché non spendevano una sola parola di condanna dell'accaduto? Addirittura pare che l'Unione Europea si sia rifiutata di dedicare un minuto di silenzio al giovane americano barbaramente ucciso. Lo dico senza perifrasi: siamo disinvoltamente passati dalle insostenibile leggerezza dell'essere all'insostenibile pesantezza dell'ipocrisia arcobaleno.

di Diego Fusaro 

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