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Gaza, l'Ue si sveglia: approvata con 52,8% voti la risoluzione per riconoscere Stato di Palestina in ogni Paese europeo, 26,1% i contrari e 21,1% gli astenuti

Hanno votato contro 151 rappresentanti e in 122 si sono astenuti, ma l'Eurocamera ha approvato con 305 voti formalmente l'invito di una soluzione a due Stati condivisa da tutti i 27, grazie al parere decisivo dei Socialisti e Democratici, dei Verdi e di Renew Europe

11 Settembre 2025

Gaza, l'Ue si sveglia: approvata con 52,8% voti la risoluzione per riconoscere Stato di Palestina in ogni Paese europeo, 26,1% i contrari e 21,1% gli astenuti

Dopo mesi di immobilismo, l'Unione Europea si è svegliata, almeno parzialmente, sulla questione Gaza. Nella seduta del Parlamento Ue di giovedì 11 settembre è infatti stata approvata una risoluzione per invitare i Paesi membri a riconoscere formalmente lo Stato di Palestina.

La percentuale dei voti favorevoli, però, non è così alta come molti osservatori politici si aspettavano: la mozione è passata solamente con il 52,8% del totale, ossia 305 votanti. Tanti i contrari e gli astenuti, rispettivamente il 26,1% (151 persone) e il 21,1% (122).

Gaza, l'Ue si sveglia: approvata con 52,8% voti la risoluzione per riconoscere Stato di Palestina in ogni Paese europeo, 26,1% i contrari e 21,1% gli astenuti

Per la prima volta dal 7 ottobre 2023, il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione di maggioranza sulla crisi umanitaria a Gaza. Con 305 voti favorevoli, 151 contrari e 122 astenuti, l’Eurocamera ha dato il via libera a un testo che segna una svolta politica: invita infatti i Paesi membri a “valutare il riconoscimento dello Stato di Palestina” come parte di un percorso verso la tanto invocata soluzione dei due Stati.

La risoluzione, dal titolo “Gaza al limite: l’azione dell’Ue per combattere la carestia, l’urgente necessità di liberare gli ostaggi e procedere verso una soluzione a due Stati”, è frutto di un compromesso tra Socialisti & Democratici, Verdi e Renew Europe. Nonostante il compromesso, il testo rappresenta un chiaro segnale di pressione diplomatica: l’Unione Europea, dopo mesi di divisioni interne e accuse di immobilismo, sembra voler assumere un ruolo più incisivo nella ricerca di una soluzione politica al conflitto israelo-palestinese.

Pur evitando di menzionare direttamente le accuse di genocidio rivolte a Israele, il Parlamento sottolinea l’urgenza di affrontare la carestia e le condizioni disastrose in cui versa la popolazione di Gaza. La risoluzione ribadisce inoltre il sostegno all’approccio della presidente della Commissione Ursula von der Leyen sul mantenimento dell’accordo di associazione Ue-Israele, pur condizionandolo al rispetto del diritto internazionale umanitario.

Questo voto rappresenta un segnale politico di rilievo, soprattutto per quei Paesi dell’Unione che hanno già espresso aperture verso il riconoscimento di uno Stato palestinese, come Spagna, Irlanda e Belgio. La mossa di Strasburgo potrebbe alimentare un dibattito più ampio nelle capitali europee e spingere l’Ue a un ruolo più coeso nella diplomazia di pace in Medio Oriente.

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