05 Settembre 2025
Angela Rayner e David Lammy, fonte: X @alfamito155 e imagoeconomica
Angela Rayner, vicepremier del Regno Unito e ministra dell’Abitazione, ha annunciato le dimissioni dopo lo scandalo legato alla pubblicazione del rapporto indipendente che ha certificato un mancato pagamento di tasse per l’acquisto di una seconda casa da £800mila. La decisione, resa nota oggi, 5 settembre, rappresenta un colpo durissimo per il governo guidato dal laburista Keir Starmer, ora più che mai in bilico. Il rimpasto è già partito, ed al posto di Rayner è stato nominato David Lammy come vicepremier.
L’origine del caso risale all’acquisto da parte di Rayner di un appartamento del valore di circa 800.000 sterline a Hove, località balneare sulla costa meridionale dell’Inghilterra. Secondo l’indagine condotta da Sir Laurie Magnus, consigliere indipendente per gli standard ministeriali di Downing Street, la vicepremier avrebbe versato meno di quanto dovuto in materia di stamp duty, l’imposta di registro sugli immobili. L’ammanco stimato sarebbe di circa 40.000 sterline. Magnus ha consegnato le sue conclusioni direttamente al premier Starmer, sottolineando la violazione del codice di condotta ministeriale.
Di fronte all’esito del rapporto, le dimissioni di Rayner sono apparse inevitabili. La stessa interessata ha riconosciuto di aver commesso "un errore", ribadendo però di aver agito "in buona fede" e di essersi affidata a consulenze che riteneva corrette. La parlamentare laburista ha inoltre dichiarato di aver ricevuto rassicurazioni da uno studio legale che seguiva la transazione. Tuttavia, gli stessi avvocati hanno successivamente negato qualsiasi coinvolgimento in materia fiscale, sostenendo di essere stati trasformati in "capri espiatori". Una contraddizione che ha alimentato l’attacco dei conservatori, già da giorni in pressing per ottenere chiarimenti e le dimissioni.
Sul fronte fiscale, l’HMRC avrebbe aperto una verifica per valutare l’eventuale applicazione di sanzioni, che potrebbero aggirarsi intorno alle 12.000 sterline. Nel frattempo, la notizia delle dimissioni ha provocato forti reazioni a Westminster. Keir Starmer, che in Parlamento si era inizialmente schierato in difesa della sua vice, ha dovuto prendere atto delle conclusioni dell’inchiesta. "Una decisione difficile ma necessaria", avrebbe commentato il leader laburista, secondo quanto riportato dai media britannici.
La caduta di Rayner rappresenta una perdita pesante per il Labour. Figura popolare sia tra i moderati che tra l’ala sinistra del partito, era considerata un elemento di equilibrio politico. La sua uscita apre una fase di instabilità per la leadership di Starmer, proprio alla vigilia della conferenza annuale del partito. Nella sua circoscrizione elettorale, Ashton-under-Lyne, non sono mancati momenti di tensione: alcuni residenti hanno chiesto apertamente le dimissioni, mentre sulla sua abitazione sono comparse scritte di protesta.
Secondo la stampa britannica, Starmer starebbe preparando un rimpasto immediato per limitare i danni politici e indicare un sostituto. Tra i nomi più accreditati spiccano Wes Streeting, attuale ministro della Sanità, e Yvette Cooper, titolare dell’Interno. Al premier spetterà non solo gestire la successione, ma anche ricostruire la fiducia all’interno del partito e nel Paese.
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