21 Agosto 2025
Starmer, fonte: imagoeconomica
La Gran Bretagna di Keir Starmer sta facendo un doppio gioco nei confronti di Gaza. Infatti, pur condannando pubblicamente l'azione di Israele come "genocida", sta per firmare un contratto da 2 miliardi di sterline con l'azienda bellica israeliana Elbit Systems per far addestrare i suoi soldati.
Il governo britannico è vicino a siglare un contratto da 2 miliardi di sterline con Elbit Systems UK, sussidiaria della maggiore industria bellica israeliana, per l’addestramento di 60mila soldati inglesi l’anno. Una decisione che solleva pesanti interrogativi etici, dal momento che Elbit fornisce oltre l’85% dei droni e dei sistemi terrestri impiegati dall’esercito israeliano nella devastazione di Gaza.
Il contratto riguarda il programma Army Collective Training Service (ACTS), uno dei più ambiziosi progetti di modernizzazione del Ministero della Difesa, che punta a trasformare l’addestramento con simulazioni digitali e nuove partnership industriali. Se Elbit prevalesse sulla concorrente Raytheon, diverrebbe “partner strategico” dell’esercito britannico, con un ruolo centrale nel futuro della sua preparazione militare.
Il paradosso è evidente: da un lato Londra dichiara di voler riconoscere lo Stato di Palestina e ha sospeso parte delle licenze di esportazione di armi a Israele dopo aver ammesso il rischio di complicità in crimini di guerra; dall’altro, è pronta ad affidare a un colosso israeliano miliardi di fondi pubblici per formare i propri militari.
Elbit, al centro di denunce di Palestine Action e di rapporti Onu che definiscono il genocidio in corso una “profitable venture” per le aziende belliche israeliane, continua ad ampliare la propria influenza internazionale, firmando di recente un accordo da 1,6 miliardi di euro con la Serbia. Nel Regno Unito ha già ottenuto il contratto “Project Vulcan” per l’addestramento dei carristi, ma il nuovo accordo rappresenterebbe un salto di scala senza precedenti.
Con questa mossa, Londra rischia non solo di legittimare un’industria complice della distruzione di Gaza, ma anche di minare la propria credibilità internazionale. Dietro le dichiarazioni sulla pace e sul diritto dei palestinesi all’autodeterminazione, la scelta di rendere Elbit un partner chiave rivela la subordinazione della politica britannica agli interessi del complesso militare-industriale.
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia