01 Settembre 2025
Modi e Putin Fonte: Ansa
Nel bilaterale con Vladimir Putin a margine del vertice Sco di Tianjin, il premier indiano Narendra Modi ha ribadito l’urgenza di un cessate il fuoco in Ucraina e di una soluzione duratura. Mosca, dal canto suo, ringrazia per gli sforzi diplomatici ma rilancia sulle origini della crisi, puntando il dito contro l’Occidente: “Nata a causa di un colpo di Stato provocato dall’Occidente”.
“L’India accoglie con favore tutti i recenti sforzi compiuti per la pace. Ci auguriamo che tutte le parti procedano in tal senso, in modo costruttivo”, ha dichiarato Narendra Modi nell’incontro con Putin, rimarcando la necessità di mettere fine alla guerra scoppiata nel febbraio 2022. “È necessario trovare un modo per porre fine al conflitto il prima possibile e stabilire una pace duratura. Questo è l’appello di tutta l’umanità”, ha aggiunto il leader indiano, secondo quanto riportano i media di New Delhi.
Il presidente russo, intervenuto al vertice della Sco, ha invece voluto sottolineare che Mosca “apprezza gli sforzi e le proposte di Cina, India e altri partner strategici volti a facilitare la risoluzione della crisi ucraina”. Tuttavia, Putin ha ribadito che per arrivare a una “soluzione sostenibile e a lungo termine” è indispensabile affrontare le “cause profonde del conflitto”.
Il Cremlino torna così ad accusare l’Occidente di aver scatenato la crisi a Kiev. Secondo Putin, infatti, “questa crisi non è nata come conseguenza dell’attacco della Russia all’Ucraina, ma come conseguenza del colpo di Stato in Ucraina, sostenuto e provocato dall’Occidente”. Una versione che rievoca gli eventi del 2014, quando la destituzione dell’allora presidente Viktor Yanukovich portò alle prime rivolte nelle regioni orientali filorusse.
Putin ha inoltre denunciato i continui tentativi dell’Alleanza Atlantica di portare Kiev nella Nato, ricordando che dopo il colpo di Stato del 2014 “la leadership politica del Paese che non sosteneva l’ingresso dell’Ucraina nella Nato è stata rimossa”. A suo avviso, solo eliminando queste radici profonde sarà possibile giungere a una soluzione realmente “sostenibile e duratura” per il conflitto ucraino.
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