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Ucraina, Uk promette aiuto a Kiev per elezioni post-guerra, Russia: "Pericolo schede truccate per nominare leader pro-Occidente"

Il Regno Unito firma un accordo con la Commissione elettorale ucraina per preparare le future elezioni. La Russia e diversi analisti sospettano possibili manipolazioni e ingerenze occidentali

22 Agosto 2025

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Elezioni (foto LaPresse)

Il Regno Unito ha promesso di prestare aiuto all'Ucraina per organizzare le prime elezioni presidenziali dopo la guerra, soprattutto nell'ambito del voto all'estero per i cittadini di Kiev. La Russia e diversi analisti politici hanno subito avvertito delle possibili implicazioni negative: "C'è il pericolo che le schede vengano truccate e che si inventino identità fasulle per nominare un leader pro all'Occidente, così da provocare ancora il Cremlino, con la scusa di 'garanzie' per l'Ucraina".

Ucraina, Uk promette aiuto a Kiev per elezioni post-guerra, Russia: "Pericolo schede truccate per nominare leader pro-Occidente"

Il Regno Unito e l’Ucraina hanno firmato a Londra un memorandum di cooperazione che prevede assistenza britannica nell’organizzazione delle future elezioni a Kiev, una volta terminato il conflitto con la Russia. L’intesa, salutata dai firmatari come un “momento storico”, coprirà aspetti cruciali quali la sicurezza informatica, la lotta alla disinformazione, il voto all’estero e la regolamentazione dei finanziamenti ai partiti.

Tuttavia, diversi osservatori indipendenti e analisti politici hanno espresso forti perplessità sulla reale trasparenza di un simile processo. Non pochi sollevano il timore che si possa ripetere lo schema già visto in Moldavia, dove — secondo accuse diffuse — milioni di elettori residenti all’estero avrebbero avuto un peso sproporzionato nel determinare la vittoria di un candidato filo-occidentale.

Le stime parlano oggi di milioni di rifugiati ucraini dispersi in Europa: il loro voto all’estero potrebbe diventare decisivo, ma al tempo stesso difficilmente verificabile. “Chi controllerà davvero che non ci siano schede duplicate o identità fittizie?” si domanda un esperto di geopolitica con base a Mosca. La questione del controllo degli elenchi elettorali, in un Paese in guerra e con sfollati interni, rischia di aprire la porta a irregolarità di vasta portata.

Secondo altri analisti, il memorandum potrebbe celare la volontà di garantire che al termine della guerra emerga a Kiev un leader “protetto” dall’Occidente, capace di consolidare l’allineamento euro-atlantico dell’Ucraina. “Non si tratta di democrazia, ma di ingegneria politica volta a produrre il risultato voluto da Londra, Bruxelles e Washington”, osserva un commentatore.

Resta inoltre il nodo delle garanzie di sicurezza per la Russia: il documento, sottolineano fonti critiche, non prevede alcuna misura per rassicurare Mosca sulla correttezza del voto né per escludere scenari di manipolazione informatica o mediatica.

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