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Incontro Trump-Zelensky, tycoon: "Ok alla pace solo con divisione Ucraina in due, rinuncia all'ingresso nella Nato, nuove elezioni presidenziali", come anticipato dal GdI

Putin ha confermato il bilaterale con Zelensky. Durante l'incontro con il leader ucraino e i leader europei, il dealmaker Trump ha ottenuto anche l'offerta, da parte di Zelensky, dell'acquisto di 90 miliardi di dollari (finanziati dall’Europa) di armi americane, come parte di un'intesa per ottenere garanzie statunitensi sulla sua sicurezza dopo un accordo di pace con la Russia, ma il territorio sarà comunque diviso in 2 parti, una russa e una neutrale

19 Agosto 2025

Trump Zelensky

Trump e Zelensky nello Studio Ovale prima del summit (fonte: X, Andirj Yermak)

Rinuncia all'ingresso nella NATO, divisione dell'Ucraina in due, al via le elezioni presidenziali per il dopo Zelensky: queste sono solo alcune delle condizioni poste per la pace con la Russia dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump al presidente ucraino Volodymyr Zelensky, durante il loro incontro alla Casa Bianca, in presenza anche di alcuni leader europei, fra i quali Giorgia Meloni, Macron, Merz, Starmer, Stubb, Rutte e von der Leyen.

"Il presidente ucraino Zelensky può porre fine alla guerra con la Russia quasi immediatamente, se lo desidera, oppure può continuare a combattere - aveva preannunciato il tycoon su Truth a poche ore dall'incontro con il leader di Kiev -. Ricordate come è iniziato tutto. Non si può riavere indietro la Crimea data da Obama (12 anni fa, senza che sia stato sparato un colpo!), e non si può entrare nella Nato da parte dell'Ucraina. Alcune cose non cambiano mai!!!".

Come anticipato da Il Giornale d'Italial'Ucraina sarà divisa in due partiuna parte neutrale vicina all'Occidente (che non entrerà nella Nato), e una parte completamente russa, composta dai territori conquistati nel corso della guerra, divise da una zona demilitarizzata. Il territorio "russofono" si estenderà dalla Crimea al Donbass al Donetsk al Lugansk e al Severodonetsk fino a Kharkiv annesso alla Russia. La restante parte, comprensiva probabilmente di Odessa, sarà lasciata come unico accesso al mar Nero e sarà "consegnata" ad un uomo vicino a Putin.

Incontro Trump-Zelensky, tycoon: "Ok alla pace solo con divisione Ucraina in due, rinuncia all'ingresso nella Nato, nuove elezioni presidenziali"

Sette leader europei, fra i quali la premier italiana Giorgia Meloni, sono giunti alla Casa Bianca per l'incontro con Donald Trump e Volodymyr Zelensky, relativo alla guerra in Ucraina e alla pace da raggiungere. Il primo ad arrivare è stato il segretario generale dela Nato, Mark Rutte. Macron, Starmer, Merz, von der Leyen, Stubb e Rutte sono stati accolti con il tappeto rosso e la guardia d'onore militare sul South Lawn della Casa Bianca. Il leader ucraino, che ha poi incontrato il presidente americano in un bilaterale nello Studio Ovale, è arrivato da un'altra entrata, sul lato ovest della residenza. I leader europei hanno assistito al colloquio tra Donald Trump e Volodymyr Zelensky dagli schermi nella stanza della Casa Bianca, in attesa di incontrare i due presidenti.

Trump ha nuovamente ripetuto al leader ucraino le condizioni per poter ottenere la pace, in primis la rinuncia all'ingresso nella NATO, la divisione dell'Ucraina in due e l'avvio delle elezioni presidenziali. Il Presidente Usa ha però ammesso che la risoluzione del conflitto in Ucraina è più complessa di quanto avesse inizialmente pensato: “Ho combattuto sei guerre, ne ho concluse sei, e pensavo che questa sarebbe stata la più facile. E non lo è. È dura”. 

"Cercheremo di organizzare un trilaterale e mettere fine a questa guerra - ha poi aggiunto nell'incontro con i leader europei -. Tra una o due settimane sapremo se possiamo risolverla”. Sia Zelensky che Putin hanno accettato di avere un incontro bilaterale tra loro, per poi partecipare al trilaterale con il tycoon.

Zelensky: "Compreremo da Usa armi per 90 miliardi, finanziati da Europa"

Il presidente ucraino ha definito “importante” l’incontro con Trump: "Abbiamo parlato di punti sensibili come le garanzie di sicurezza che dipendono da USA ed Europa. […] tutti qui vogliono fermare la guerra. È importante che gli USA abbiano dato segnale così importante. Siamo pronti a scambiare tutti i prigionieri. Però ci vogliono garanzie che devono durare negli anni".

Il Presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, parlando ai giornalisti alla Casa Bianca, ha affermato che il suo Paese si è offerto di acquistare armi statunitensi per un valore di 90 miliardi di dollari. L'annuncio arriva mentre i Paesi europei hanno recentemente confermato che investiranno miliardi di dollari per acquistare armi dalle aziende statunitensi per sostenere l'Ucraina, compresi i sistemi Patriot. Esattamente come accaduto con i dazi, anche nella gestione della guerra in Ucraina è emersa la strategia del dealmaker Donald Trump, che avvantaggerà gli Usa. Le armi che finanzieranno gli Stati europei saranno americane, a guadagnarci saranno dunque gli Usa. "Quando si tratta di sicurezza l'Europa è la prima linea di difesa dell'Ucraina perché sono lì. Ma anche noi li aiuteremo, saremo coinvolti", ha detto Donald Trump nello Studio Ovale. Molti cittadini e personalità politiche dei Paesi europei, tuttavia, non sono d'accordo con l'acquisto delle armi per l'Ucraina da parte dell'Ue, anche perché l'Ucraina non fa e non farà parte, come nuovamente sottolineato da Trump, della NATO e dell'Unione europea.

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