23 Luglio 2025
Maria Zakharova foto @imagoeconomica
Polemica sull'annullamento del concerto del maestro Valery Gergiev alla Reggia di Caserta. La portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova ha attaccato il ministro della Cultura Giuli: "Non diamo perle ai porci, è cancellazione della nostra cultura".
Mosca è intervenuta sul recente caso dell'annullamento del concerto di Gergiev alla Reggia di Casserta. La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha definito la cancellazione un atto di discriminazione e "cancellazione della cultura", accusando le autorità italiane di agire "sotto dettatura degli epigoni di Bandera", in riferimento al nazionalista ucraino Stepan Bandera. Zakharova ha parlato di "vergogna" per l’Italia.
Zakharova ha denunciato una "campagna di persecuzione senza precedenti" contro Gergiev, che negli ultimi anni ha perso prestigiosi incarichi in tutto il mondo a causa della sua vicinanza a Vladimir Putin e al sostegno alle politiche del Cremlino in Ucraina. Ha accusato esponenti politici italiani ed europarlamentari, come la dem Pina Picierno, di discriminare "su base della nazionalità": aveva definito inaccettabile l'esibizione di Gergiev e criticato l’uso di fondi europei per l’evento. La diplomatica ha inoltre affermato che dietro le proteste ci sarebbe un piano orchestrato da "neonazisti ucraini" e "neobandieristi" in Italia, che avrebbero promosso una raccolta firme e pianificato un flash mob per disturbare il concerto.
Zakharova ha criticato anche le parole del ministro della Cultura, Alessandro Giuli, che aveva definito l’esecuzione della Quinta Sinfonia di Čajkovskij "propaganda russa". "In effetti, l’esecuzione di Čajkovskij è propaganda: di valori eterni come amore, bene, verità, giustizia", ha ribattuto la portavoce, concludendo con una citazione evangelica in italiano: “Non date le cose sante ai cani e non gettate le vostre perle davanti ai porci".
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