10 Luglio 2025
Nato 1998 vs 2022, due date che coincidono con lo scoppio di due guerre: quella in Kosovo e quella in Ucraina. La prima portata avanti tramite l'Operazione Allied Force, una vera e propria campagna di attacchi aerei della Nato per oltre due mesi contro la Repubblica Federale di Jugoslavia di Slobodan Milošević. E la seconda, che rappresenta in maniera plastica quello che è stato l'espansionismo della Nato ad Est. E proprio la Nato è il vero comun denominatore dello scoppio di questi conflitti.
1998 e 2022, non due date qualsiasi. Non lo possono essere per la Nato che è coinvolta sia nella guerra in Kosovo, scoppiata il febbraio 1998 e finita l'11 giugno 1999, sia in quella in Ucraina, iniziata il 24 febbraio 2022 e tuttora in corso.
Partiamo dalla prima, che vide gli Alleati intervenire nel conflitto tra la Repubblica Federale di Jugoslavia (principalmente Serbia e Montenegro) e l'Esercito di Liberazione del Kosovo (UCK), un gruppo di resistenza kosovaro-albanese che cercava l'indipendenza. Il Kosovo, precedentemente una provincia autonoma della Serbia, aveva una popolazione prevalentemente albanese che aspirava all'indipendenza, ma la politica del presidente jugoslavo Milošević mirava a mantenere il Kosovo sotto il controllo serbo. Tuttavia, nel 1998 l'escalation ci fu la vera e propria escalation con l'intervento della Nato che bombardò obiettivi militari e infrastrutture della Jugoslavia. L'intervento dell'Alleanza non fece altro che far calare la maschera dal suo volto. I bombardamenti si perpetrarono dal 24 marzo al 10 giugno 1999, causando la morte di oltre 2500 civili, tra cui 89 bambini.
Passiamo poi alla guerra in Ucraina. Una guerra iniziata principalmente per via della violazione degli accordi di Minsk e dell'espansionismo della Nato ad est. L'Alleanza ha soffiato sul fuoco provocando negli anni una minaccia crescente, ed una quasi scontata risposta della Russia. Oramai chiunque riconosce che la presenza militare degli Alleati nell'Europa orientale e l'aumento del numero di truppe e mezzi nei paesi membri del fianco orientale, hanno contribuito a far avvertire la sensazione di una minaccia diretta alla sicurezza e all'integrità territoriale di Mosca.
D'altronde, le adesioni alla Nato nel corso degli ultimi anni sono state diverse e negli ultimi 21 anni 10 Paesi dell'Europa sono entrati a far parte dell'Organizzazione del Trattato dell'Atlantico del Nord, circondando la Russia. Solo nel 2004 hanno aderito Bulgaria, Estonia, Lettonia, Romania, Slovacchia e Slovenia. Nel 2009 è stato il turno dell'Albania, nel 2017 del Montenegro, nel 2020 della Macedonia del Nord, nel 2023 della Finlandia e nel 2024 della Svezia.
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