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Iran, proposta di Trump per abbandonare programma nucleare per arricchimento uranio: 30 mld$, sanzioni alleggerite e sblocco 6 mld congelati

Ma non è detto che alla fine si raggiunga un accordo. Il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi ha già ammonito gli Usa per il loro comportamento nella guerra, aggiungendo che ora la questione è "molto più complessa e complicata"

27 Giugno 2025

Iran, proposta di Trump per abbandonare programma nucleare per arricchimento uranio: 30 mld$, sanzioni alleggerite e sblocco 6 mld congelati

Trump, fonte: imagoeconomica

Il piano di Trump per spingere l'Iran ad abbandonare il programma nucleare per l'arricchimento dell'uranio prevede un aiuto da 30 miliardi di dollari, sanzioni alleggerite e lo sblocco di 6 miliardi congelati all'estero. Queste le carte che, secondo indiscrezioni provenienti dagli Stati Uniti, Washington mette sul tavolo per un programma nucleare di Teheran per uso civile. Recentemente il capo dell'AIEA Rafael Grossi ha dichiarato: "Mai detto che Teheran stia costruendo una bomba nucleare". Anche Putin si è espresso sul tema, aggiungendo che Teheran ha il diritto a sviluppare nucleare pacifico.

Iran, ecco la proposta di Trump per abbandonare il programma nucleare per l'arricchimento dell'uranio

Gli Usa avrebbero già una bozza comprenderebbe la disponibilità a garantire investimenti per 30 miliardi di dollari in un programma nucleare per uso civile. Denaro che non arriverebbe direttamente da Washington ma dai suoi partner arabi. Il piano potrebbe prevedere anche la realizzazione di un impianto destinato a sostituire Fordow: questo, secondo Trump sarebbe stato "annientato" dai bombardieri B-2.

Una ricostruzione totalmente smentita da un report della US Defence Intelligence, secondo cui il core dei siti nucleari di Fordow, Natanz ed Isfahan non sarebbe stato danneggiato, e programmi atomici sarebbero solo stati ritardati.

Una riunione sarebbe andata in scena venerdì 20 giugno, appena un giorno prima degli attacchi ai siti nucleari: a questa avrebbero partecipato l'inviato speciale Steve Witkoff ed emissari dei paesi del Golfo, incaricati di fare da intermediari con Teheran.

Una fonte ha dichiarato: "Gli Stati Uniti vogliono condurre questi colloqui. Qualcuno dovrà pagare per la realizzazione del programma nucleare ma noi non intendiamo farci carico dell'impegno". Witkoff ha spiegato che gli Usa cercano "un accordo di pace complessivo", ed il punto di partenza sarebbe il no ad un Iran dotato di armi nucleari.

Ma non è detto che alla fine si raggiunga un accordo. Il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, ha dichiarato: "Gli errori degli Stati Uniti non solo non hanno contribuito a risolvere la questione nucleare, ma l'hanno resa molto più complessa e complicata. In precedenza, la questione nucleare iraniana era sulla strada di una soluzione pacifica. Ma ora, con la guerra e le vittime, non è più facile raggiungere un accordo come prima".

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