10 Giugno 2025
Sparatoria scuola Graz, killer 22enne Arthur A “ha sparato 40 colpi” con una pistola e un fucile da caccia Fonte: X @BjoernHoecke
È di 11 morti e circa 30 feriti, alcuni in condizioni gravi, il drammatico bilancio della sparatoria avvenuta in una scuola superiore di Graz, in Austria. A scatenare l'inferno è stato un ex studente di 22 anni, Arthur A., che ha fatto irruzione nell’edificio armato con una pistola e un fucile da caccia, facendo fuoco, con 40 colpi, contro studenti e personale scolastico. Anche la premier italiana Giorgia Meloni è intervenuta esprimendo solidarietà alla scuola di Graz e alle famiglie delle vittime, descrivendo quanto accaduto come “una tragedia”.
Secondo quanto riferito dalla polizia locale, il giovane "ha sparato 40 colpi" prima di togliersi la vita. Il suo corpo è stato ritrovato in uno dei bagni dell’istituto. L’azione, secondo le prime indagini, sarebbe riconducibile a motivi di "bullismo".
Il Bundesoberstufenrealgymnasium (Borg) di Graz, teatro dell'attacco, ospita 17 classi e circa 40 insegnanti. Gli studenti hanno un’età superiore ai 14 anni. La polizia ha confermato che il killer ha agito da solo e che "la scuola è stata evacuata" aggiungendo che "la situazione ora è sicura. Non si prevedono ulteriori pericoli".
Stando a quanto riportato dal quotidiano Krone Zeitung, il 22enne avrebbe aperto il fuoco in due aule, una delle quali frequentata da lui stesso in passato. Diversi media austriaci riportano che Arthur A. si considerasse vittima di soprusi subiti durante gli anni di studio.
Tra le vittime si contano alcuni studenti e almeno un adulto. I feriti sono stati trasportati nei nosocomi vicini, mentre le autorità hanno transennato l’intera area.
Il governo austriaco ha immediatamente sospeso tutti gli impegni istituzionali. Il ministro dell’Interno Gerhard Karner si è recato sul luogo della strage per seguire da vicino l’evolversi della situazione.
Parole di forte impatto sono arrivate dal cancelliere austriaco Christian Stocker: "La sparatoria è una tragedia che ha profondamente scosso l'intero Paese. Questo atto incomprensibile ha improvvisamente strappato i giovani dalla vita che avevano ancora davanti a sé. Non ci sono parole per il dolore e la sofferenza che tutti noi, tutta l'Austria, stiamo provando in questo momento. I miei pensieri sono rivolti alle famiglie e ai genitori che hanno perso i loro figli, i loro fratelli e i loro parenti. La mia solidarietà va a coloro i quali hanno subito ferite e un'incommensurabile sofferenza emotiva a causa di questo inimmaginabile eccesso di violenza, a tutti gli studenti e a tutto il personale scolastico. Oggi si tratta soprattutto di dimostrare la nostra solidarietà e compassione. E di esserci l'uno per l'altro. In questi tempi difficili, l’umanità è la nostra forza più potente".
Anche la presidente del Consiglio italiana Giorgia Meloni ha voluto esprimere la sua vicinanza tramite un messaggio sui social: "Con dolore apprendo della tragica notizia che vede coinvolta una scuola a Graz, dove uno studente ha ucciso diverse persone e ferito delle altre, alcune molto gravi. La mia vicinanza e quella dell'intero governo italiano va ai familiari delle vittime, unitamente a un pensiero che desidero rivolgere ai feriti e ai loro cari".
Dall’Unione Europea sono arrivate reazioni immediate. Kaja Kallas, Alta rappresentante dell’Ue, ha scritto su X: "Sono profondamente scioccata dalla notizia della sparatoria nella scuola in Austria. Ogni bambino dovrebbe sentirsi al sicuro a scuola e poter imparare senza paura e violenza. I miei pensieri sono rivolti alle vittime, alle loro famiglie e al popolo austriaco in questo momento buio".
A nome della Commissione europea è intervenuta anche la portavoce capo Paula Pinho, che ha espresso "le più sentite condoglianze alle famiglie delle vittime e all'intera città", parlando di "notizie orribili e tragiche".
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