12 Dicembre 2025
Rahaf Abu Jazar, fonte: X, @gazanotice
Il freddo intenso portato dalla tempesta Byron sta peggiorando ancora di più le scarsissime condizioni umanitarie a Gaza. Nelle ultime 12 ore sono morti altri 2 bambini: Hadeel Abullah Hamdan, di 9 anni, e il neonato di pochi mesi Taim Al-Khawaja. Ieri è deceduta per gli stessi motivi la piccola Rahaf Abu Jazar, anche lei neonata.
La tempesta Byron ha travolto i campi di sfollati della Striscia di Gaza, trasformando la crisi umanitaria in una tragedia crescente per i bambini palestinesi. Mentre le tende affondavano nel fango e le piogge torrenziali invadevano gli alloggi di fortuna, almeno tre bambini sono morti nelle ultime 24 ore a causa del freddo estremo e dell’assenza di ripari adeguati.
Secondo fonti locali, la prima vittima di oggi è stata Taim Al-Khawaja, un neonato del campo profughi di Al-Shati, deceduto per ipotermia nelle prime ore della giornata. La seconda vittima di oggi, la più recente, è la bambina di 9 anni Hadeel Abdullah Hamdan, trovata senza vita nel quartiere di Al-Nasr, a Gaza City: il suo corpo non ha resistito alle rigide condizioni della notte e alla mancanza di coperte, riscaldamento e vestiti invernali. Ieri è stata confermata la morte della piccola Rahaf Abu Jazar, anch’essa impossibilitata a sopravvivere alle basse temperature del campo in cui viveva con la famiglia.
Sono tragedie che avvengono in un contesto di totale vulnerabilità. Lo sfollamento di massa, seguito ai mesi di bombardamenti che ancora non si fermano, nemmeno con la "tregua", ha costretto più di un milione di persone a vivere in tende logore, molte delle quali non resistono né alla pioggia né al vento. Con la tempesta Byron, l’acqua ha invaso gli spazi in cui dormono intere famiglie, bagnando materassi, coperte e vestiti. Per i bambini, già debilitati da malnutrizione, malattie respiratorie e stress continuo, il freddo diventa spesso letale.
La Protezione civile palestinese ha riportato oltre 2500 chiamate di emergenza da parte di famiglie con tende danneggiate o allagate. L’Unrwa ha avvertito che sovraffollamento, freddo e condizioni igieniche critiche stanno creando un ambiente in cui rischi di infezione e ipotermia aumentano drasticamente, soprattutto tra i più piccoli.
Organizzazioni umanitarie accusano Israele di continuare a bloccare l’ingresso di beni essenziali per l’inverno — coperte, indumenti termici, materassi e materiali per il riparo — proprio mentre una delle tempeste più forti della stagione travolge Gaza.
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