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Vaccino Covid, scienziata della FDA Brenner: "Rifiutai il siero mRNA quando incinta, temevo contaminazioni nel latte materno, avevo ragione"

La scienziata, oggi ai vertici del FDA, parla della sua esperienza con il vaccino Covid mRNA e spiega il perché della sua scelta di non vaccinarsi

24 Maggio 2025

Vaccino Covid, scienziata della FDA Brenner: "Rifiutai il siero mRNA quando incinta, temevo contaminazioni nel latte materno, avevo ragione"

Sara Brenner (Fonte: Wikipedia)

Una voce autorevole rompe il silenzio sul vaccino Covid, mettendone in luce gli effetti avversi: la dottoressa Sara Brenner, medico e ricercatrice senior presso la Food and Drug Administration (FDA) statunitense, ha dichiarato pubblicamente di aver scelto di non vaccinarsi con un vaccino mRNA durante la gravidanza per timore di contaminazioni nel latte materno, timore che a suo dire si è poi rivelato fondato.

Vaccino Covid, scienziata della FDA Brenner: "Rifiutai il siero mRNA quando incinta, temevo contaminazioni nel latte materno, avevo ragione"

La testimonianza di Brenner porta l’attenzione su un aspetto rimasto a lungo ai margini del dibattito: la somministrazione dei vaccini mRNA a donne incinte o che allattavano, in un contesto iniziale in cui, sottolinea la ricercatrice, mancavano dati certi e studi specifici. «All’epoca non si sapeva se la distribuzione del vaccino avrebbe influenzato il latte materno, ma veniva comunque promosso come sicuro», ha spiegato Brenner, riferendo anche delle pressioni interne alla FDA e del clima difficile per chi sollevava dubbi sulla linea ufficiale.

Nel 2023, un rapporto ha confermato la presenza di frammenti di mRNA di Pfizer e Moderna nel latte materno, alimentando i timori iniziali. La stessa Agenzia europea dei medicinali (EMA) ha successivamente riconosciuto problematiche di sicurezza legate all’uso dei vaccini mRNA in gravidanza e durante l’allattamento, una presa di posizione arrivata però solo dopo che milioni di donne avevano già ricevuto il vaccino.

Nel periodo pandemico, i social media hanno spesso etichettato come disinformazione contenuti che sollevavano dubbi sui vaccini, rimuovendo post e sospendendo account, mentre la copertura mediatica si è allineata in gran parte alla narrativa istituzionale, evitando domande scomode e dando spazio soprattutto a voci favorevoli alla campagna vaccinale.

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