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Xi Jinping in viaggio nel sud-est asiatico per firmare accordi commerciali, Trump: “Cina e Vietnam stanno cercando di fregare gli Stati Uniti”

Il presidente cinese è in viaggio tra Vietnam, Cambogia e Malesia alla ricerca di accordi commerciali. Per Trump la Cina vorrebbe aggirare i dazi imposti dagli Usa

15 Aprile 2025

Cina rialza dazi contro prodotti USA dall'84 al 125%, Xi Jinping: "UE si unisca a noi contro le prepotenze unilaterali di Trump"

Xi Jinping, presidente della Cina, è in viaggio nel sud-est asiatico, precisamente tra Vietnam, Malesia e Cambogia, alla ricerca di nuovi accordi commerciali. La reazione di Donald Trump non si fa attendere: “Cina e Vietnam stanno cercando di fregare gli Stati Uniti”, aggirando i dazi imposti dal tycoon.

Il viaggio di Xi Jinping in Vietnam, Cambogia e Malesia alla ricerca di accordi commerciali

Xi Jinping ha avviato il suo lungo viaggio in Asia con una tappa in Vietnam, dove ha siglato ben 45 accordi commerciali di varia natura, una risposta diretta al "bullismo unilaterale" di Trump. Proseguendo il suo tour, il presidente cinese è arrivato in Malesia, dove ha in programma la firma di un importante accordo di libero scambio con l'Associazione delle Nazioni del Sud-est asiatico (ASEAN), di cui proprio la Malesia è presidente quest'anno.

"Puntiamo ad approfondire la cooperazione strategica ad alto livello tra Cina e Malesia, che è nell'interesse comune di entrambi i Paesi e favorisce la pace, la stabilità e la prosperità nella regione e nel mondo", ha dichiarato Xi Jinping appena atterrato a Kuala Lumpur, sottolineando il valore di una collaborazione che si estende ben oltre il semplice scambio commerciale.

Ma Xi non si ferma qui. Dopo la Malesia, la sua agenda prevede una sosta in Cambogia. Il leader cinese si è detto fiducioso che il suo viaggio nel Sud-est asiatico porterà a risultati "fruttuosi" e apra un "nuovo periodo di 50 anni d'oro" per la Cina e per la regione. Inoltre, va ricordato che la Malesia è recentemente diventata un partner dei Brics, il blocco di economie emergenti sostenuto dalla Cina, un'altra chiara indicazione dell'influenza crescente di Pechino nella zona.

La reazione di Trump: “Cina e Vietnam stanno cercando di fregarci”

Fin dalla prima tappa del viaggio di Xi, Donald Trump ha accusato la Cina e il Vietnam di "cercare di fregare gli Stati Uniti", aggirando i dazi imposti dagli Usa. La risposta di Xi alle tariffe americane è stata concreta e decisa. Le misure di ritorsione includono la sospensione delle consegne di jet Boeing alle compagnie aeree cinesi, nonostante questi velivoli siano tra i più richiesti dal mercato asiatico. Dopo l'introduzione dei dazi fino al 145% su tutto l'import di beni made in China, la Cina ha annunciato anche una serie di tariffe di ritorsione, con punte fino al 125%.

La reazione cinese ha avuto un impatto diretto sul colosso aeronautico Boeing, che ora si trova a fare i conti con un mercato cinese in netta contrazione, un mercato che rappresenta circa un quarto delle consegne totali di aerei. La Cina, dal canto suo, sembra determinata a fare a meno della compagnia americana, puntando su Airbus e sulla compagnia cinese Comac, una mossa che potrebbe alterare gli equilibri del mercato aeronautico mondiale.

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