29 Gennaio 2025
Javier Milei, fonte: imagoeconomica
Il governo di Javier Milei ha annunciato l’intenzione di eliminare il femminicidio dal codice penale argentino, eliminare le carte d'identità non binarie e rimuovere le quote per le persone disabili e trans, delle proposte che hanno sollevato forti polemiche in Argentina. La proposta fa parte di una serie di misure volte ad eliminare quello che i legislatori argentini definiscono come forme di “discriminazione positiva”.
Mariano Cúneo Libarona, ministro della Giustizia, ha dichiarato che il governo eliminerà "la figura del femminicidio dal codice penale argentino", aggiungendo che il femminismo rappresenta "una distorsione del concetto di uguaglianza". Ha poi aggiunto: "Questa amministrazione difende l'uguaglianza davanti alla legge sancita dalla nostra Costituzione nazionale. Nessuna vita vale più di un’altra", ha affermato Cúneo Libarona.
Sul suo sito web, la Procura argentina afferma che il crimine è radicato in un “sistema sociale che preserva gli ordini sociali di potere, controllo e oppressione degli uomini sulle donne”. Il femminicidio, ovvero l'omicidio di una donna da parte di un uomo aggravato dall’aspetto della violenza di genere –è stato introdotto nel codice penale nel 2012 come aggravante dell’omicidio ed è punibile con l’ergastolo.
L'annuncio dell’intenzione di Milei arriva poco dopo le sue stesse dichiarazioni al Forum Economico Mondiale di Davos, dove aveva attaccato il concetto stesso di femminicidio, sostenendo che "l'uguaglianza davanti alla legge esiste già in Occidente. Tutto il resto è solo ricerca di privilegi".
"Siamo arrivati al punto in cui, in molti paesi cosiddetti civilizzati, se una donna viene uccisa si parla di femminicidio. E questo comporta una pena più grave rispetto all’omicidio di un uomo semplicemente in base al sesso della vittima – stabilendo legalmente che la vita di una donna valga più di quella di un uomo", ha dichiarato il presidente argentino.
Secondo l’Osservatorio dei femminicidi del Difensore civico argentino, nel 2024 sono stati registrati 295 femminicidi.
Per modificare il Codice penale argentino, il governo Milei deve far approvare la riforma dal Congresso, dove il partito di governo è però in minoranza, con i parlamentari dell’opposizione che hanno già annunciato la loro contrarietà a qualsiasi modifica.
L'Argentina ha una solida tradizione di attivismo femminista. Nel 1991 è stato il primo paese dell’America Latina ad introdurre un sistema di quote parlamentari per le donne, mentre nel 2020 il movimento femminista è stato fondamentale per il riconoscimento del diritto all’aborto.
Dalla sua elezione, Milei ha abolito il ministero delle donne, smantellato la sottosegreteria per la protezione contro la violenza di genere e tagliato i finanziamenti ai programmi di supporto per le vittime di violenza.
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia