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“I rapporti sessuali non sono obblighi matrimoniali”, Francia condannata dalla Cedu su doveri coniugali in un caso di divorzio

La Cedu ha condannato la Francia stabilendo che una donna che si rifiuta di avere rapporti sessuali con il marito non deve essere considerata “colpevole” dai tribunali

24 Gennaio 2025

La Corte Europea dei Diritti dell'Uomo di Strasburgo - Foto:  The Council of Europe

La Corte Europea dei Diritti dell'Uomo di Strasburgo - Foto: The Council of Europe

La Francia condannata dalla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo (CEDU). Una donna che rifiuta rapporti sessuali con il marito non può essere considerata "colpevole" dalla giustizia in caso di divorzio. Questo è quanto stabilito dalla CEDU giovedì 23 gennaio. La Corte ha accolto il ricorso di una donna francese di 69 anni, il cui marito aveva ottenuto il divorzio per colpa esclusiva della moglie, accusata di aver cessato di avere rapporti sessuali con lui da otto anni.

Francia condannata dalla Cedu sui doveri coniugali in un caso di divorzio

Nel suo verdetto, la CEDU, con sede a Strasburgo, ha sottolineato che "ogni atto sessuale non consenziente costituisce una forma di violenza sessuale". La Corte ha aggiunto: "La Corte non può ammettere, come suggerito dal governo, che il consenso al matrimonio implichi un consenso ai rapporti sessuali futuri. Una tale giustificazione rischierebbe di privare lo stupro coniugale del suo carattere riprovevole".

"Mi auguro che questa decisione rappresenti una svolta nella lotta per i diritti delle donne in Francia", ha dichiarato la ricorrente di 69 anni in un comunicato diffuso dalla sua avvocata, Lilia Mhissen. Nel luglio 2018, il giudice degli affari familiari del tribunale di grande istanza di Versailles aveva stabilito che il divorzio non poteva essere pronunciato per colpa, considerando che i problemi di salute della moglie giustificavano l'assenza prolungata di sessualità nella coppia.

Tuttavia, nel 2019, la Corte d'Appello di Versailles aveva pronunciato il divorzio per colpa esclusiva della moglie, ritenendo una "colpa" il suo rifiuto di avere "relazioni intime con il marito".

"Il matrimonio non implichi l'obbligo per i coniugi di avere rapporti sessuali"

Secondo il Collettivo femminista contro lo stupro, che ha sostenuto la ricorrente durante le fasi del processo e nel ricorso ai giudici di Strasburgo, “la Francia deve riconoscere che la Corte europea dei diritti dell'uomo ritiene che il matrimonio non implichi l'obbligo per i coniugi di avere rapporti sessuali, e gli articoli 215 e 212 del Codice civile devono quindi essere modificati”.

La ricorrente aveva presentato un ricorso in Cassazione, ma era stato respinto. Successivamente, la donna si era rivolta alla Cedu, richiamandosi all'articolo 8 della Convenzione Europea dei Diritti dell'Uomo, relativo al diritto al rispetto della vita privata e familiare.

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