25 Luglio 2024
Joe Biden, fonte: lapresse.it
Joe Biden ha tenuto la scorsa notte un discorso di addio alla nazione, motivando le ragioni del suo ritiro, prima su tutte dare la priorità alla democrazia e non alle sue ambizioni personali. Ha ribadito la sua approvazione verso Kamala Harris, rappresentante di una generazione più giovane a cui è tempo di dare spazio.
Il presidente in carica degli Stati Uniti Joe Biden ha spiegato la scorsa notte al popolo americano le motivazioni del suo ritiro. La scelta è dipesa dal fatto che le nuove generazioni sono più in grado di lui, in questo momento, di difendere la democrazia. Questo lo scopo prioritario della presidenza Usa. Ha infatti detto, durante il suo discorso di circa 15 minuti tenutosi allo Studio Ovale: "La difesa della democrazia è più importante di qualsiasi titolo. Per questo ho deciso di passare la torcia a una nuova generazione. L' America deve scegliere tra speranza e odio". Un certo rammarico è percepibile nelle parole del presidente, che avrebbe desiderato portare avanti la sua visione anche con un secondo mandato. In passato, aveva detto che solo Dio onnipotente lo avrebbe potuto schiodare dalla corsa alla presidenza. Tuttavia, in seguito anche alle forti pressioni dei Dem e nazionali, e alle previsioni dei sondaggi che lo vedevano in perdita, la scelta di un ritiro è parsa la migliore soluzione per tentare una vittoria dei democratici. Ha detto Biden: "Adoro questo incarico, è stato l'onore della mia vita essere stato il vostro presidente, ma è tempo e luogo per voci più giovani, ma niente, niente viene prima del salvare la democrazia". "Questo", ha poi aggiunto lasciando trapelare le sue aspirazioni, "include anche l'ambizione personale. Così ho deciso che era il modo migliore per unire la nostra nazione. Credo che il mio operato come presidente, la mia leadership nel mondo, la mia visione del futuro dell'America meritassero un secondo mandato. Ma niente, niente può ostacolare la salvezza della nostra democrazia".
La carriera politica di Biden era iniziata nel 1972, con le elezioni al Senato degli Stati Uniti, a soli 29 anni: era il sesto senatore più giovane degli Usa. Un numero notevole è anche quello con cui concluderà il suo mandato alla Casa Bianca, previsto per il 20 gennaio 2025, quando avrà già compiuto 82 anni: sarà il più anziano presidente americano. Con il suo ritiro dalla scena politica, non poteva mancare uno sguardo rivolto ai suoi eredi e nuove parole di appoggio verso la vicepresidente Kamala Harris, con ogni probabilità prossima alla nomination dem: "Voglio ringraziare la nostra grande vicepresidente Kamala Harris. È una tosta, è capace, è stata un'incredibile partner con me, la leader del nostro Paese. Ora tocca a voi fare la scelta", ha continuato appellandosi alla nazione americana.
Si è poi espresso in merito ai prossimi mesi, gli ultimi del suo mandato, durante i quali è intenzionato a portare avanti con forza la guida del Paese. Ha spiegato: "Nei prossimi sei mesi mi concentrerò sul mio lavoro di Presidente. Ciò significa che continuerò a ridurre i costi per le famiglie che lavorano duramente e a far crescere la nostra economia. Continuerò a difendere le nostre libertà personali e i nostri diritti civili - dal diritto di voto - al diritto di scelta. Farò appello per una riforma della Corte suprema, perché è cruciale per la nostra democrazia". Infine, ha ribadito l’impegno statunitense nei conflitti internazionali, esternando la volontà di combattere contro la Russia "perché non si impadronisca dell'Ucraina" e di porre fine al conflitto mediorientale: "Continueremo a lavorare per fermare la guerra a Gaza". Per oggi, è previsto l’incontro di Biden con il leader israeliano Benjamin Netanyahu.
Il presidente degli Stati Uniti ha concluso con un appello al popolo americano: "Traggo forza e trovo gioia nel lavorare per il popolo americano. Ma questo sacro compito di perfezionare la nostra Unione non riguarda me. Riguarda voi. Le vostre famiglie. Il vostro futuro. La cosa bella dell'America è che re e dittatori non governano. Lo fa il popolo. La storia è nelle vostre mani. Il potere è nelle vostre mani. L'idea dell'America è nelle vostre mani". Non si è fatta attendere la reazione di Donald Trump, che ha attaccato il presidente durante in un comizio in North Carolina: Biden "lascia perché stava perdendo nei sondaggi". Poi nel mirino Kamala Harris: "Bugiarda", in riferimento ad aver taciuto, a sua detta, le condizioni di salute di Biden, "la più incompetente vicepresidente della storia americana".
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