15 Settembre 2023
Li Shangfu; Fonte: Wikimedia Commons
Continua la campagna anti corruzione di Xi Jinping, il presidente cinese che con la scusa di ripulire il malaffare dai quadri del partito comunista cinese e delle istituzioni della Repubblica Popolare, sta da anni decimando gli apparati del dragone. A quanto si apprende da fonti americane, l'ultimo in ordine di tempo a cadere sotto la scure di Pechino sarebbe stato il (ex) Ministro della Difesa Li Shangfu, scomparso almeno dal 29 agosto scorso, ultima volta in cui era stato visto in pubblico.
Un'uscita di scena, la sua, che da quasi tre settimane sollevava aspri dibattiti tra numerosi analisti internazionali, interdetti su quale sarebbe potuta essere la sorte di un uomo che solo sei mesi prima, a marzo, era stato messo alla guida del dicastero che governa sulle più numerose forze armate del mondo (oltre 2 milioni di militari attivi, senza quindi contare i riservisti). Molte le voci che si erano diffuse in merito, tuttavia il mistero per settimane non aveva cessato di suscitare domande.
Almeno, forse, fino ad oggi. A fare luce sulla vicenda sono il Financial Times ed il Wall Street Journal, che citano rispettivamente fonti del Pentagono e della stessa amministrazione cinese. Secondo quanto riportano i due quotidiani americani, infatti, Li Shangfu sarebbe in questo momento in stato d'arresto. Sulla sua testa penderebbe un'inchiesta per corruzione. Un crimine molto grave nella Cina di Xi Jinping, la cui rappresentazione pubblica ama mostrarsi in uno stato di guerra senza quartiere contro l'illegale pratica. Non mancano però, e sono molti, gli osservatori che ritengono che quella della corruzione sia un'arma utile al nuovo Mao per liberarsi di funzionari diventati scomodi.
In molti si chiedono quindi per quale motivo il Ministro, che era stato nominato all'inizio del terzo mandato Xi - il mandato che dopo gli anni di preparazione e ammodernamento passati, promette ora di fare delle forze armate uno strumento importante della politica pechinese (la scelta di Li Shangfu viene per questo ritenuta essere stata presa dopo particolare riflessione) - sia in così breve tempo caduto in disgrazia.
A questo proposito non mancano voci, in estremo oriente, riguardo una crescente espressione di "correntismo" nelle forze armate, con sempre più fazioni che iniziano ad accusare una certa insofferenza per le purghe di Xi. Negli ultimi 10 anni, infatti, sarebbero almeno un centinaio i generali rimossi dal loro incarico prima del previsto termine della carriera. Spesso sparendo per settimane, spesso scoprendo poi essere accusati di corruzione. Pochi giorni prima del Ministro, la stessa sorte era toccata a Li Yuchao e Liu Guangbin, rispettivamente comandante e vice di tutte le forze missilistiche del dragone.
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