Trump, Jean Carroll denunciata per diffamazione dall'ex presidente: l'aveva falsamente accusato di stupro

L’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha denunciato la giornalista Elizabeth Jean Carroll per diffamazione. La donna, infatti, aveva accusato il tycoon per stupro alcuni mesi fa, riportando una presunta violenza avvenuta, diceva la donna, nei camerini di un grande magazzino new yorkese negli anni ’90.

Trump denuncia per diffamazione la donna che lo aveva falsamente accusato di stupro

La donna aveva citato Trump in giudizio nel maggio di quest’anno, circa 30 anni dopo i fatti contestati. Il processo, tuttavia, si era concluso con una sentenza che respingeva le accuse di stupro, in quanto, aveva pronunciato la giuria, il fatto non sussisteva.

Nonostante le condanne per diffamazione ed aggressione ai danni della donna, quindi, l’ex presidente aveva potuto parlare di accanimento giudiziario nei propri confronti. Oggi la notizia di una nuova fase della battaglia legale che, secondo alcuni osservatori, potrebbe avere ripercussioni anche sulle presidenziali del 2024, per le quali Trump sembra essere il candidato favorito in seno al partito repubblicano.

La controffensiva legale del tycoon, infatti può contare sul sostegno di un’accusa di stupro rigettata dalla giuria new yorkese, accusa che certamente ha influenzato la sua immagine pubblica. La denuncia per diffamazione ai danni della donna, se dovesse essere accolta, metterebbe in una luce del tutto nuova il repubblicano, nonostante i 5 milioni pagati a Carroll per le accuse di diffamazione a sua volta da lei mossegli.

Un incrocio di accuse di diffamazione e richieste di danni, quelle tra i due, che rendono la questione ogni giorno che passa sempre più sfumata. Se all’inizio dei processi infatti, l’opinione pubblica, esclusi i fedelissimi trumpiani, si mostrava come un monolite disposto a credere alle denunce della donna, la caduta dell’accusa di stupro ha cominciato a scalfire l’appoggio incondizionato alla Carroll. Appoggio che, in caso di vittoria dell’ex presidente nel caso di diffamazione da lui intentato ai suoi danni, rischia di spezzare, anche su questo tema, l’opinione degli americani.