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Spagna, approvato progetto di legge per stop a fumo nei luoghi pubblici, vietate sigarette e 'vapes' anche in spazi all'aperto

In base al nuovo testo, saranno vietati in molti spazi esterni — come spiagge, terrazze, impianti sportivi, aree gioco, fermate degli autobus e strutture scolastiche — non solo le sigarette tradizionali, ma anche sigarette elettroniche

11 Settembre 2025

Milano, divieto di fumo all’aperto dal 1° gennaio 2025: multe fino a 240 euro per i trasgressori che fumano a meno di 10 metri di distanza dagli altri

Il governo spagnolo ha dato il via libera a un disegno di legge che introduce forti restrizioni al fumo nei luoghi pubblici, con possibili effetti significativi per chi visita il Paese. La normativa prevede il divieto di fumare e di utilizzare sigarette elettroniche o dispositivi simili in numerosi spazi all’aperto, tra cui stadi, spiagge, terrazze di bar e ristoranti.

La salute pubblica verrà sempre prima degli interessi privati”, ha affermato la ministra della Salute, Mónica García, sottolineando il diritto di tutti “a respirare aria pulita e a vivere più a lungo e meglio”.

Tuttavia, la proposta ha incontrato l’opposizione di molti esercenti del settore della ristorazione, preoccupati per l’impatto economico: secondo loro, la cultura spagnola del consumo all’aperto è strettamente legata anche alla possibilità di fumare.

Spagna, approvato progetto di legge per stop a fumo nei luoghi pubblici, vietate sigarette e 'vapes' anche in spazi all'aperto

Il disegno di legge potrebbe modificare in modo rilevante anche l’esperienza dei turisti, attratti dalla Spagna non solo per il clima e la cultura, ma anche per la tradizionale tolleranza verso il fumo, la disponibilità di prodotti del tabacco nei duty-free e i prezzi relativamente bassi delle sigarette.

Milano, divieto di fumo all’aperto dal 1° gennaio 2025: multe fino a 240 euro per i trasgressori che fumano a meno di 10 metri di distanza dagli altri

Dal 1° gennaio 2025 Milano estenderà il divieto di fumo all’aperto, introducendo nuove regole più restrittive per proteggere la salute pubblica e migliorare la qualità dell’aria. La misura, già parzialmente in vigore in alcune aree cittadine, prevede ora sanzioni più severe per chi fuma nei luoghi non consentiti, con multe che potranno arrivare fino a 240 euro.

 

Dove sarà vietato fumare

Il divieto interesserà tutti i luoghi pubblici all’aperto, comprese piazze, parchi, fermate dei mezzi pubblici, aree pedonali e zone ad alta densità di traffico. L’obiettivo è ridurre l’esposizione dei cittadini al fumo passivo, un problema che riguarda non solo i non fumatori ma anche i bambini, gli anziani e le persone con problemi respiratori.

 

La normativa rafforza quanto già introdotto dal Comune di Milano nel 2021, quando il divieto di fumo era stato esteso alle fermate dei mezzi pubblici, alle stazioni ferroviarie, ai parchi e alle aree cani, ma anche nelle aree attrezzate per praticare sport e negli impianti sportivi.

 

Non è ancora chiaro se il divieto sarà esteso anche ai dehors dei locali milanesi. Nel caso in cui questi venissero considerati come luoghi privati, il divieto non sarà applicabile e si potrà continuare a fumare negli immediati pressi di bar e ristoranti. Nel regolamento non sono menzionate sigarette elettroniche e prodotti a base di tabacco riscaldato.

 

Le sanzioni

Per i trasgressori le multe partiranno da 40 euro e potranno arrivare fino a 240 euro. I controlli saranno affidati alla polizia locale che per il momento non possiede un elenco delle multe effettuate ai trasgressori. L’obiettivo era quello di dissuadere, più che di punire trame la somministrazione di contravvenzioni.

 

Le motivazioni della misura

L’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Giuseppe Sala, ha giustificato la decisione con la necessità di tutelare la salute pubblica e combattere l’inquinamento atmosferico e le emissioni di CO2 e particolato fine Pm2.5, una delle sostanze più nocive per la salute. Il fumo è una delle principali cause di malattie respiratorie, cardiovascolari e oncologiche, e le sigarette rappresentano anche una fonte significativa di inquinamento ambientale a causa dei mozziconi dispersi sul suolo.

 

I dati

Secondo i dati di Eurostat l’Italia è tra i paesi europei più colpiti dall’inquinamento atmosferico, con oltre 53.000 decessi prematuri evitabili ogni anno nell’ultimo decennio. Questo equivale a una media di oltre 140 morti premature al giorno.

In base al nuovo testo, saranno vietati in molti spazi esterni — come spiagge, terrazze, impianti sportivi, aree gioco, fermate degli autobus e strutture scolastiche — non solo le sigarette tradizionali, ma anche sigarette elettroniche, prodotti da inalazione a base di erbe, pipe da shisha, dispositivi per il riscaldamento del tabacco e sacchetti di nicotina.

La proposta prevede anche un rafforzamento dei controlli sulla pubblicità, la promozione e la vendita di questi prodotti, nell’ambito di un più ampio piano di lotta contro il tabagismo.

Non è ancora chiaro quando le misure entreranno in vigore: il testo deve infatti essere discusso e approvato dal Parlamento, e potrebbe subire modifiche nel corso dell’iter legislativo.

L’iniziativa segue un percorso già intrapreso da altri Paesi europei. La Francia, ad esempio, ha introdotto lo scorso luglio il divieto di fumo in spazi pubblici all’aperto come spiagge, parchi, scuole, fermate dell’autobus e impianti sportivi — pur escludendo le terrazze dei locali e le sigarette elettroniche.

Questa stretta normativa riflette una tendenza sempre più diffusa in Europa verso un controllo più rigoroso del tabacco, nonostante il continente registri ancora il tasso più alto di fumatori adulti al mondo, pari a circa il 25% della popolazione.

Secondo i dati del Ministero della Salute spagnolo, il fumo causa ogni anno oltre 50.000 decessi nel Paese, ovvero circa 137 morti al giorno.

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