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Milano, divieto di fumo all’aperto dal 1° gennaio 2025: multe fino a 240 euro per i trasgressori che fumano a meno di 10 metri di distanza dagli altri

Entrano in vigore le nuove regole per i fumatori. Dal nuovo anno i fumatori non potranno fumare a meno di 10 metri di distanza dagli altri in tutti i luoghi pubblici. Dubbi sui dehors.

16 Dicembre 2024

Milano, divieto di fumo all’aperto dal 1° gennaio 2025: multe fino a 240 euro per i trasgressori che fumano a meno di 10 metri di distanza dagli altri

Dal 1° gennaio 2025 Milano estenderà il divieto di fumo all’aperto, introducendo nuove regole più restrittive per proteggere la salute pubblica e migliorare la qualità dell’aria. La misura, già parzialmente in vigore in alcune aree cittadine, prevede ora sanzioni più severe per chi fuma negli spazi pubblici, con multe che potranno arrivare fino a 240 euro.

Dove sarà vietato fumare

Il divieto è stato esteso a tutti i luoghi pubblici all’aperto, comprese piazze, parchi, fermate dei mezzi pubblici, aree pedonali e zone ad alta densità di traffico. L’obiettivo è ridurre l’esposizione dei cittadini al fumo passivo e ridurre le emissioni di sostanze tossiche nell'aria per migliorarne la qualità. Sarà possibile fumare soltanto a una distanza minima di 10 metri rispetto ad un'altra persona.

La normativa rafforza quanto già introdotto dal Comune di Milano nel 2021, quando il divieto di fumo era stato esteso alle fermate dei mezzi pubblici, alle stazioni ferroviarie, ai parchi e alle aree cani, ma anche nelle aree attrezzate per praticare sport e negli impianti sportivi.

Non è ancora chiaro se il divieto sarà esteso anche ai dehors dei locali milanesi. Nel caso in cui questi venissero considerati non come spazi pubblici ma come luoghi privati, il divieto non sarà applicabile e si potrà continuare a fumare negli immediati pressi di bar e ristoranti. Nel regolamento non sono menzionate sigarette elettroniche e prodotti a base di tabacco riscaldato.

Le sanzioni

Per i trasgressori le multe partiranno da 40 euro e potranno arrivare fino a 240 euro. I controlli saranno affidati alla polizia locale che per il momento non possiede un elenco delle multe effettuate ai trasgressori. L’obiettivo è quello di dissuadere, più che di punire tramite la somministrazione di contravvenzioni.

Le motivazioni della misura

L’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Giuseppe Sala, ha giustificato la decisione con la necessità di tutelare la salute pubblica e combattere l’inquinamento atmosferico dovuto alle emissioni di CO2 e particolato fine Pm2.5, una delle sostanze più nocive per la salute. Il fumo è una delle principali cause di malattie respiratorie, cardiovascolari e oncologiche, e le sigarette rappresentano anche una fonte significativa di inquinamento ambientale a causa dei mozziconi dispersi sul suolo.

I dati

Secondo i dati di Eurostat l’Italia è tra i paesi europei più colpiti dall’inquinamento atmosferico, con oltre 53.000 decessi prematuri evitabili ogni anno nell’ultimo decennio, equivalente a una media di oltre 140 morti premature al giorno.

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