18 Giugno 2023
Twitter: @patrickzaki1
Patrick Zaki, lo studente egiziano dell'Università di Bologna che da anni lotta per la sua libertà, potrebbe finalmente avere l'opportunità di tornare in Italia per discutere la sua tesi di laurea di fronte alla commissione d'esame. Nonostante il divieto di viaggio che pende su di lui, Zaki ha annunciato tramite un tweet la sua intenzione di richiedere un permesso alle autorità egiziane affinché gli sia concesso di partecipare alla discussione in presenza, programmata per l'inizio di luglio.
Dopo aver consegnato la copia finale della sua tesi all'Università di Bologna, Zaki è stato informato che le date previste per la discussione sono il 4, 5 o 6 luglio. Determinato a non perdere questa importante occasione accademica, il ricercatore egiziano presenterà una nuova richiesta al procuratore generale egiziano per ottenere il permesso di recarsi in Italia. Nella speranza che "la voce della ragione e della saggezza prevarranno questa volta", Zaki auspica che le autorità egiziane mostrino un po' di umanità concedendo l'esenzione dal divieto di viaggio.
Amnesty International Italia ha espresso il suo sostegno alla richiesta di Zaki, sottolineando l'importanza di permettere al giovane studente di partecipare alla discussione in presenza. Riccardo Noury, portavoce dell'organizzazione, ha affermato: "Speriamo che di fronte a una scadenza così importante per la vita accademica di Patrick, le autorità egiziane possano per una volta manifestare umanità e concedere a Zaki un esonero dal divieto di viaggio che possa consentirgli di discutere in presenza la sua tesi".
La difesa di Patrick potrebbe sostenere che la sua richiesta coincide con la seduta programmata dal Comitato per il Dialogo Nazionale, dedicata alla discussione sulle libertà accademiche. Inoltre, Zaki potrebbe sottolineare che al momento non ha intenzione di lasciare l'Egitto né di trasferire la sua vita in un altro paese. Le istituzioni di stato coinvolte sono al corrente di questa situazione.
Ora spetta alle autorità egiziane prendere una decisione in merito alla richiesta di Zaki. Per il giovane studente, la possibilità di tornare in Italia per discutere la sua tesi rappresenterebbe un importante passo avanti verso la sua libertà e una prova tangibile del suo impegno e della sua perseveranza nel completare il suo percorso accademico nonostante le avversità che ha affrontato. La luce in fondo al tunnel potrebbe essere finalmente più vicina.
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