06 Giugno 2023
Operazione di pattugliamento congiunta di Mosca e Pechino nell’ADIZ sud coreana. Seoul fa alzare in volo i propri jet per evitare sconfinamenti nel proprio spazio aereo. Secondo il Ministero della Difesa cinese questa sarebbe la sesta volta che, con i russi, vengono compiute attività di questo tipo sul mar del Giappone e sul mar cinese orientale.
Continuano le prove di forza dei vari contendenti affacciati sulle acque dell’Indo Pacifico. Nella mattinata del 6 giugno, 4 velivoli militari russi e 4 cinesi sono entrati nella Zona di Identificazione di Difesa Aerea della Corea del Sud (ADIZ), senza alcun tipo di permesso o preavviso.
Secondo quanto riferisce Seoul, infatti, i jet di Mosca e Pechino sarebbero entrati nell’ADIZ del Paese alle 11:52, uscendone poi alle 13:49 (04:52 e 06:49 ore italiane). Stando al rapporto fornito dai comandi militari del Paese asiatico, non sarebbe stato violato lo spazio aereo coreano: l’ADIZ, infatti, non è l’area direttamente amministrata da un paese (il suo spazio aereo, appunto), ma la fascia che lo circonda, nella quale gli aerei stranieri possono liberamente circolare, previa, però, autorizzazione (che non c’è stata).
Poche ore dopo la fine dell’emergenza, Seoul ha fatto sapere di aver fatto alzare in volo alcuni dei suoi caccia, per pattugliare i confini del proprio spazio aereo ed impedire eventuali intrusioni da parte delle due aviazioni nemiche. Secondo quanto riportato dal Ministero della Difesa cinese al termine dell’operazione, questo sarebbe il sesto pattugliamento congiunto eseguito da Mosca e Pechino sui cieli del mar del Giappone e del mar Cinese Orientale.
Secondo molti osservatori, l’incursione sarebbe giustificata da vari motivi. Innanzitutto dimostrare la vicinanza sempre più marcata tra Mosca e Pechino, in grado di coordinare con precisione operazioni di non immediata facilità. In secondo luogo, potrebbe trattarsi di una reazione all’incontro avvenuto solo poche ore prima a margine del Dialogo Shangri-La, conferenza asiatica tenutasi a Singapore sul tema della sicurezza regionale a cui hanno partecipato anche delegati americani, incontro nel quale i Capi della Difesa di Corea del Sud, Stati Uniti e Giappone (tra i principali soggetti dediti al contenimento cinese) hanno discusso privatamente dell’aumento del reciproco impegno nella gestione della sicurezza dell’Indo Pacifico. Chiaramente, in chiave anti Pechino.
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