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Il Giappone sta discutendo dell'apertura di un ufficio di collegamento NATO a Tokyo. Sarebbe il primo in Asia

Il Ministro degli Esteri del Giappone, Yoshimasa Hayashi, ha comunicato che Tokyo ha avviato delle discussioni per aprire un ufficio di collegamento della NATO sull'isola. Attese forti critiche da Pechino

10 Maggio 2023

Il Giappone sta discutendo dell'apertura di un ufficio di collegamento NATO a Tokyo. Sarebbe il primo in Asia

Fonte: Getty Images

Il Giappone potrebbe aprire il primo ufficio di collegamento dell’alleanza atlantica (NATO) in Asia. A rivelarlo, il Ministro degli Esteri Yoshimasa Hayashi, che spiega come le ripercussioni del conflitto in Ucraina si riflettano anche nella stabilità dell’Estremo Oriente. Se si dovesse trovare l’accordo per l’apertura di un ufficio NATO a Tokyo, sarebbe una svolta per la geopolitica dell’area, una svolta che trascinerebbe ancora di più un’Europa poco entusiasta nel dossier dell’Indo Pacifico.

Il Giappone ha avviato le discussioni per aprire un ufficio di collegamento della Nato a Tokyo

Il Giappone avrebbe avviato delle discussioni per aprire a Tokyo un ufficio di collegamento della Nato, il primo in Asia. A rivelarlo, mercoledì 10 maggio, il Ministro degli Esteri Yoshimasa Hayashi, che spiega come il conflitto in Ucraina abbia reso il mondo meno sicuro, anche nell’Estremo Oriente. “Abbiamo avviato le discussioni – sono le parole del Ministro – ma nessun dettaglio è stato ancora definito”. La notizia esclusiva arriva durante il summit dei Ministri dell’Economia e delle Finanze del G7, a cui partecipa anche l’italiano Giorgetti, in corso in queste ore nella città di Hiroshima.

Hayashi parla in particolare dell’inizio della Guerra in Ucraina come di un evento le cui ripercussioni hanno superato ormai da mesi i confini europei: “La ragione per cui stiamo discutendo ciò, è che dall’invasione russa dell’Ucraina il mondo è diventato un luogo meno sicuro”. L’alto funzionario giapponese ha quindi continuato: “Qualcosa che avviene in Europa Orientale non è confinato solo in quel territorio, ma ha effetti diretti anche qui nel Pacifico. È per questo che la nostra cooperazione con la Nato sta diventando… costantemente più importante”.

Attese le proteste di Pechino, mentre l’Europa si infila sempre più in profondità nel dossier dell’Indo Pacifico

L’apertura di un ufficio di collegamento dell’alleanza atlantica in Asia sottenderà un significativo sviluppo della presenza occidentale nell’area dell’Indo Pacifico, ed è facile immaginare forti critiche in arrivo da Pechino, che già più volte in passato aveva “caldamente sconsigliato” iniziative di questo tipo.

Quello di Tokyo non sarebbe il primo ufficio di collegamento dell’alleanza, ne erano già stati aperti in Ucraina ed in Austria, Paesi che non sono ufficialmente membri Nato, ma la cui collaborazione non viene minimamente messa in dubbio. Quello in Giappone, quindi, sarebbe il primo in Asia e, oltre che con il Paese ospitante, permetterebbe all’asse euro-americano di stringere rapporti ancora più forti con altri soggetti dell’area, tra cui Corea del Sud, Australia e Nuova Zelanda. L’altro lato della medaglia, chiaramente, è il crescente coinvolgimento europeo nell’area dell’Indo Pacifico, un dossier verso il quale il vecchio continente non sembra mostrare particolare entusiasmo, ma che si fa sempre più vicino.

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