12 Marzo 2023
Il Primo Ministro del Giappone Fumio Kishida. Fonte: Imagoeconomica
Gli Usa passano armi anche al Giappone: 5 aerei Grumman E-2 Hawkeye del valore di 1,3 miliardi di euro sono pronti a rinforzare l'arsenale di Tokyo. E le tasche di Washington.
Ucraina e Paesi limitrofi, Taiwan, Giappone: la rete clientelare per la vendita delle armi Usa non fa che allargarsi. A stringere la mano (e a rimpinzare il borsello) americana questa volta è il governo di Tokyo, timoroso delle politiche espansionistiche del vicino cinese nella regione asiatico-pacifica. Le trattative, secondo la stampa nipponica, sarebbero già a buon punto: dopo il "sì" dell'esecutivo guidato da Fumio Kishida al pacchetto dell'Agenzia della Difesa e della Sicurezza Usa, infatti, sarebbe ormai assicurato anche l'acquisto di 5 velivoli Grumman E-2 Hawkeye, per un esborso totale di 1,3 miliardi di euro.
Nella fattispecie, si tratta di aeromobili di ultima generazione, fabbricati a scopo di sorveglianza: grazie a sistemi satellitari avanzati, infatti, sono in grado di tracciare mezzi aerei di ridotte dimensioni e addirittura stealth, come i caccia cinesi e russi di quinta generazione. Un'aggiunta, questa, che si pone in linea con l'indirizzo politico seguito da Kishida in materia di approvvigionamento bellico.Lo scorso dicembre, infatti, il governo nipponico ha ritoccato pesantemente il proprio approccio ai temi della sicurezza e della difesa nazionale, allineandosi agli obiettivi strategici dei Paesi Nato. Le spese miliari giapponesi, quindi, raddoppieranno come quelle dei membri dell'Alleanza Atlantica, passando dall'1 al 2% del Pil nazionale entro il 2027.
Pronti, via: nemmeno a due mesi di distanza da questi provvedimenti, vale a dire alla fine di febbraio, il premier Kishida ha reso nota al Parlamento l'intenzione di accaparrarsi altre primizie belliche statunitensi. Nel carrello, questa volta, ci sarebbero 400 missili a crociera Tomahawk, in arrivo entro la fine dell'anno fiscale 2023 e in largo anticipo rispetto ai tempi ipotizzati in partenza. La spesa ammonterebbe, anche in questo caso, a 221,3 miliardi di yen, equivalenti a 1,46 miliardi di euro.
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