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Caro benzina, anche la Spagna non rinnova il taglio delle accise: i prezzi aumentano del 17%

Dall’inizio del 2023 il governo di sinistra di Sánchez ha eliminato lo sconto di 0,20 centesimi al litro su benzina e diesel, mentendo la riduzione per trasporto pubblico e professionisti


12 Gennaio 2023

Caro benzina, anche la Spagna non rinnova il taglio delle accise: i prezzi aumentano del 17%

Per il caro benzina la contrapposizione sinistra-destra non vale. In Spagna, da inizio anno, il governo riformista di Pedro Sánchez non ha rinnovato il taglio delle accise sul carburante. La stessa cosa che ha fatto l’esecutivo di Giorgia Meloni in Italia. Madrid ha mantenuto gli sconti solo per i professionisti e il ripristino integrale delle accise ha portato in questi giorni a un forte rialzo dei prezzi della benzina e del gasolio, di quasi il 17% e di oltre il 15%.

Lo sconto del 30% è stato mantenuto per pescatori e compagnie di navigazione

In un Consiglio dei ministri di fine anno (27 dicembre) il governo spagnolo ha deciso di porre fine già dall’1 gennaio 2023 allo sconto di 0,20 centesimi al litro su benzina e diesel. Lo sconto viene mantenuto solo per i professionisti, ovvero trasportatori, agricoltori, compagnie di navigazione e pescatori per altri tre mesi. In un nuovo pacchetto di aiuti da 10 miliardi, l'esecutivo guidato da Sànchez ha invece mantenuto la riduzione del 30% del trasporto pubblico a patto che le comunità autonome la aumentino al 50%.

Sànchez: “Taglio non rinnovato data l’evoluzione favorevole del prezzo della benzina”

Sànchez ha giustificato questa decisione di eliminare lo sconto con “l'evoluzione favorevole del prezzo medio della benzina”. La riduzione era stata introdotta la scorsa primavera e aveva permesso in questi mesi di tenere a bada i prezzi molto alti dei carburanti, cresciuti a seguito della guerra in Ucraina. Il costo di questa misura per i primi tre mesi di applicazione è stato stimato in 1,4 miliardi di euro, il che significa che per i nove mesi complessivi ammonta a più di 4 miliardi di euro, uno dei motivi principali per cui si è deciso di eliminarla, oltre alla sua natura regressiva, poiché si applica a tutti allo stesso modo, indipendentemente dal reddito. A sottolineare l’identico operato tra il governo di sinistra della Spagna e quello di destra in Italia è stato Vittorio De Pedys, docente di economia e finanza a Tor Vergata e alla Escp Business School. “Le risorse sono state dirottate verso le fasce più sofferenti con l'intervento sulle bollette e sulle pensioni”, ha spiegato in riferimento alla scelta di Meloni. “È la stessa cosa fatta dal governo spagnolo, che è di sinistra, per le stesse ragioni”.

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