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Benedetto Croce «Il Giornale d'Italia» (10 agosto 1943)

La Germania prepara i suoi ospedali per la guerra: "Fino a 100 feriti al giorno a Berlino", l'Europa corre veloce verso la follia bellica

Impetuosinventi di guerra soffiano in Europa

07 Settembre 2025

Giuramento Merz cancelliere, niente via libera per 6 voti, 18 i franchi tiratori della maggioranza, venerdì il nuovo voto

Merz, fonte: imagoeconomica

La Germania del cancelliere Merz sta allestendo gli ospedali come se già di fatto fosse in guerra: le strutture ospedaliere teutoniche si stanno infatti attrezzando per ricevere fino a cento feriti gravi al giorno. La notizia, senz'altro allarmante, non ci sorprende poi molto: l'Unione Europea sta facendo di tutto per propiziare il conflitto con la Russia di Putin, provocandola in ogni modo e continuando stoltamente a supportare le irragionevoli ragioni del guitto di Kiev, l'attore Nato Zelensky, prodotto in vitro di Washington se non di Hollywood. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha recentemente dichiarato che l'Unione Europea non ha mai scatenato un conflitto: ora potrebbe essere la volta buona, aggiungiamo noi, considerato il contegno irresponsabile dei cosiddetti volenterosi europei. L'abbiamo sottolineato abbondantemente: il folle piano del Rearm Europe, voluto dalla sacerdotessa dei mercati apatridi Ursula von der Leyen, presenta solo in astratto una funzione difensiva, essendo in realtà volto a preparare l'Europa a confliggere con la Russia di Putin; Russia di Putin che di per sé non avrebbe alcun interesse a entrare in guerra con l'Europa e che, a nostro giudizio, lo farebbe soltanto se venisse ulteriormente provocata, come l’unione Europea si sta con zelo impegnando a fare. Non dimentichiamo che la Francia di sire Macron si sta impegnando in ogni modo affinché l'Unione Europea mandi le proprie truppe sul fronte ucraino a immolarsi nel nome dell'imperialismo dell'occidente, anzi dell'uccidente liberal-atlantista. Sicché il noto teorema, cavallo di battaglia degli euroinomani di Bruxelles, secondo cui "l'Unione Europea ci protegge dal ritorno delle guerre" risulta vero quanto l’altro teorema, quello in accordo con il quale - Romano Prodi dixit - "grazie all'euro lavoreremo un giorno in meno guadagnando come se avessimo lavorato un giorno in più".

Di Diego Fusaro 

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