29 Novembre 2022
Le proteste in Cina a causa delle restrizioni Covid (fonte Twitter @Gianl1974)
Non accennano a diminuire le proteste in Cina contro le nuove restrizioni anti covid imposte dal Governo per mantenere il Paese a "tasso 0 covid". Nel pieno della protesta ecco la nuova stretta liberticida: vaccinazione a tappeto per le persone con più di ottanta anni, con il presentimento che vi sarà una pesante sollecitazione anche per quanto riguarda gli over 60. Intanto la popolazione, stufa delle continue restrizioni anti covid in stile draconiano, continua a scendere in piazza per fare sentire la propria voce, da Pechino a Shangai, da Wuhan a Nanchino in moltissimi stanno rischiando non poco per scendere in piazza contro il governo di Xi Jinping.
Lo ha fatto sapere in un comunicato la Commissione sanitaria nazionale cinese, annunciando la vaccinazione a tappeto della popolazione con più di ottanta anni. Le misure anti covid del Governo però non si fermeranno qui, totalmente insensibili alle proteste della popolazione che da settimane ormai scende in piazza in tutte le parti del Paese contro la gestione dell'emergenza. Attualmente secondo le stime della Cina, la percentuale di vaccinati over 80 si attesta sul 65,8%, non abbastanza: presto il vaccino sarà imposto a tappeto a tutti. Oltre questa misura già di per sé repressiva, anche per gli over 60 arriverà presto un rafforzamento della copertura.
Come attuare tutto questo? Saranno i funzionali locali a fare il lavoro sporco del Governo, ad essi infatti è stato chiesto di assumersi la responsabilità di convincere gli anziani più refrattari nel sottoporsi ai vaccini. Per attuare le stringenti, per dire un eufemismo, nuove regole anti covid sarà molto utile per la Cina l'elaborazione dei big data. Per contenere le proteste intanto, le forze di sicurezza stanno riempiendo le strade delle città più "calde" come Pechino e Shanghai per evitare il ripetersi di nuove manifestazioni di grossa portata portate avanti dalla popolazione che è ormai esasperata dai feroci lockdown che stanno tartassando imprese, privati ma anche le libertà generali dei cittadini.
I controlli in questo momento sono altissimi: una protesta in programma a Pechino è stata sventata sul nascere da parecchie dozzine di agenti, giunti con dei furgoni tempestivamente nell'incrocio scelto per il ritrovo nel distretto occidentale di Haidian. Clima di tensione anche a Shanghai, dove altri oppositori (tre) sono stati visti venir portati via con la forza dalla polizia.
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