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Petrolio russo, niente stop: salta l'accordo. Lavrov: "Dialogo aperto con l'Ue"

Il ministro degli Esteri Sergei Lavrov: "Giudicheremo le intenzioni dell'Europa solo da azioni concrete. Abbiamo imparato la lezione. In questo senso la situazione è cambiata rispetto alla fine della Guerra Fredda"

30 Maggio 2022

Sanzioni Ue, Lavrov: "Non spezzeranno volontà popolo e leadership russi"

fonte: imagoeconomica.it

Nessuno stop al petrolio russo: l'Ungheria fa ancora saltare l'accordo sul sesto pacchetto di sanzioni contro il Cremlino e il suo leader Vladimir Putin. Intanto il ministro degli Esteri di Mosca Sergei Lavrov fa sapere: "Non intendiamo dire che le porte della ripresa del dialogo siano chiuse. Ma giudicheremo le intenzioni dell'Europa solo da azioni concrete. Abbiamo imparato la lezione", commenta.

Gas russo, niente stop: Ungheria sempre contraria

Salta dunque lo stop al petrolio russo, nonostante la riunione del Coreper della durata di oltre 4 ore. Gli Stati membri dell'Ue non hanno infatti ancora trovato un accordo sul sesto pacchetto di sanzioni alla Russia, il quale prevede appunto tale blocco. "Stiamo ancora lavorando sulla questione", afferma una fonte alla vigilia del Consiglio Europeo straordinario che si riunirà nel pomeriggio di oggi, lunedì 30 maggio 2022. A bloccare il sesto pacchetto di sanzioni e quindi a far saltare lo stop al gas russo è l'Ungheria che, con il suo veto, continua a dire di no a ulteriori "punizioni" contro la Russia e il suo presidente Vladimir Putin.

Ieri intanto il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, anche a questo proposito, ha sostenuto che la Russia "tiene sempre aperte le porte di dialogo con i Paesi dell'Unione Europea". Ai microfoni del canale televisivo francese TF1 Lavrov ha infatti sostenuto: "Non intendiamo dire che le porte della ripresa del dialogo siano chiuse. Ma giudicheremo le intenzioni dell'Europa solo da azioni concrete. Abbiamo imparato la lezione". E ancora: "In questo senso la situazione è cambiata rispetto alla fine della Guerra Fredda", ha fatto sapere.

"All'epoca - ha precisato - si parlava molto di valori umani universali, del futuro condiviso dell'Europa dall'Atlantico all'Oceano Pacifico. Erano parole nobili. Ma non appena si è trattato di fare dei passi concreti e di tradurre quegli slogan in azioni, l'Europa ha dimostrato riluttanza", ha concluso infine il ministro degli Esteri russo.

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