27 Maggio 2022
Fonte: Facebook, profilo Biden
900 sparatorie nelle scuole nel giro di dieci anni. Produzione nazionale d'armi da fuoco è triplicata negli ultimi 20 anni, con oltre 139 milioni destinate al mercato interno che si sono aggiunte a 71 milioni di armi importate dal 2000 al 2020. Stragi e massacri causati da armi da fuoco nell'ordine delle migliaia. Gli Stati Uniti hanno un problema, che la strage nella scuola in Texas dimostra in tutta la sua gravità ancora una volta. Un problema non solo di ordine pubblico ma di sicurezza e tutela dell'incolumità dei propri cittadini.
Da sempre l'America, quantomeno da dopo la Seconda Guerra Mondiale si è issata sul piedistallo tanto che in molti la definiscono "poliziotto del mondo", attenta a "esportare democrazia" e a difendere i diritti umani. Cose teoricamente lodevoli, in particolare l'ultima, però c'è chi nota (in primis la Cina che approfitta di questi episodi per parlare di doppi standard a stelle e strisce) che i diritti umani non vengano rispettati proprio sul territorio americano. Quantomeno non vengano tutelati i cittadini di fronte all'uso diffuso delle armi da fuoco.
I numeri sono spaventosi. Negli ultimi due decenni i fabbricanti Usa hanno prodotto 139 milioni di armi destinate al commercio, di cui 11,3 milioni per il solo 2020, in barba alla pandemia di Covid-19. Durante lo stesso periodo 71 milioni di armi da fuoco sono state importate, contro solo 7,5 milioni esportate, aumentando ulteriormente il quantitativo già disponibile sul mercato statunitense.
Una forte crescita della produzione andata di pari passo con l'espansione dell'industria dell'armamento Usa, dove il numero di aziende operative nel settore è stato moltiplicato per 7. Nel 2000 erano in attività 2.222 società dedite alla fabbricazione di armi mentre nel 2020 il governo ne ha censito 16.963. Di conseguenza la produzione annua di armi da fuoco destinate alla vendita commerciale è notevolmente cresciuta, del 205% in 16 anni, passata da 3,9 milioni nel 2000 a 11,3 milioni nel 2020, con un picco di 11,9 milioni registrato nel 2016.
Inoltre il documento ha fotografato le preferenze degli americani in materia di armi, che ricadono sui fucili semi automatici di tipo AR-15, anche se hanno comprato per lo più pistole automatiche di 9 mm, considerate buon mercato, precise, di utilizzo facile e simili alle armi utilizzate dagli agenti di polizia. Uno dei dati più preoccupanti riguarda il boom delle cosiddette "armi fantasma", ovvero armi in kit che possono essere fabbricate in casa, dal costo di poche centinaia di dollari, e con alcuni parti acquistabili on line o addirittura prodotte con una stampa 3D.
Diversamente dalle armi prodotte in fabbrica, non sono dotate di alcun numero di serie poiché non vengono considerate come tali durante tutto il processo di vendita. Per giunta non richiedono il possesso del porto d'armi e chi le acquista non viene sottoposto ad alcun controllo sui propri precedenti giudiziari o disturbi psichiatrici. Nel 2021 la polizia ha recuperato 19.344 kit di "armi fantasma" contro 1.758 nel 2016.
E la strage continua.
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