08 Settembre 2025
Bayrou, fonte: imagoeconomica
In Francia oggi è il giorno del voto di fiducia sulla manovra, che si tradurrà con la caduta del governo Bayrou dopo soli 9 mesi. Il premier ha chiesto la fiducia lo scorso 25 agosto dopo aver formulato una proposta di bilancio per il 2026 per porre un freno al debito pubblico del Paese: il rendimento ha superato il 4,5% per la prima volta dal 2011. Bayrou ha chiesto l'approvazione su un piano di tagli da 44 miliardi di euro per abbassare l'enorme deficit.
Il premier ha anche previsto l'abolizione di due feste nazionali per via dell'austerità come il lunedì di Pasqua e l'8 maggio, il giorno delle celebrazioni della vittoria della Francia nella seconda guerra mondiale, ricevendo tantissime critiche. Per 8 francesi su 10 la proposta è una "tassa mascherata", e per il 66% della popolazione non si vede "il rapporto tra lavorare di più e un risanamento del debito e del deficit francese". Macron, dopo aver dichiarato di voler impegnare 6,5 miliardi di euro in più nei prossimi due anni per la spesa militare, ha anche asserito di non volersi dimettere. Il presidente francese è alla ricerca di un nuovo premier per trascinare avanti a fatica l'esecutivo.
Il governo Bayrou è giunto ai titoli di coda. Il voto per fiducia sulla manovra chiesto dal premier sarà infatti decisivo per la sua caduta. E non contento di aver provocato ciò, il 74enne ha attaccato le opposizioni: "I partiti sono in guerra civile fra loro, ma si uniranno soltanto per far cadere il governo", ha detto. "Nella vita - ha detto il premier centrista - c'è di peggio che essere capo di un governo e che questo governo venga rovesciato. È durato nove mesi e non è neppure male...non ho alcun rimpianto", ha aggiunto. Anche se ammette che avrebbe voluto essere lui a varare "una grande riforme dell'Educazione nazionale".
Una delle soluzioni post-sfiducia potrebbe essere quella di andare alle urne, ma Macron allontana questa ipotesi. Dall'Eliseo fanno sapere che il presidente francese "sta ancora cercando la soluzione giusta per l'eventuale e probabile 'post-Bayrou'". Tra le ipotesi che girano ci sono quelle del socialista Olivier Faure.
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