Usa, maxi proteste a Washington e Chicago contro truppe Guardia Nazionale, Trump su Truth: "Amo l'odore di deportazioni al mattino" - VIDEO

È insorta la popolazione di Chicago quando ieri, 7 settembre, una grande manifestazione è scesa in piazza per contestare il piano anti-immigrati irregolari voluto dal Presidente Trump col dispiegamento della Guardia Nazionale, già annunciato nel corso dell'ultimo intervento alla Casa Bianca martedì scorso. Contro il piano di inviare truppe dell'esercito e agenti dell'immigrazione sulla città dell'Illinois si sono schierati i residenti latinoamericani di cui i messicani costituiscono il 21% della comunità. A quanto emerge, nell'ottica delle proteste, sono stati anche annullati una serie di eventi programmati per la festa dell'indipendenza del Messico, previsti per il prossimo 16 settembre. Leader statali e cittadini hanno annunciato inoltre di voler citare in giudizio l'amministrazione Trump per la decisione di schierare l'esercito a fini securitari. "Chicago è un campo di sterminio in questo momento e loro non lo riconoscono" aveva dichiarato Trump alla Casa Bianca lo scorso 25 agosto. "Chicago è la città degli Stati Uniti con il maggior numero di omicidi da 13 anni consecutivi". Ad alimentare le proteste contro il tycoon è stato anche un post da lui rilanciato sul suo social Truth: "Adoro l'odore delle deportazioni al mattino" ("I love the smell of deportations in the morning..."). Frase seguita subito dopo da "Chicago sta per scoprire perché si chiama Dipartimento della Guerra". In fondo al post l'immagine, creata con l'intelligenza artificiale, del tycoon con occhiali da sole e cappello da cowboy e, sullo sfondo, una città in fiamme, sorvolata da elicotteri, con la scritta "Chipocalypse Now", in riferimento al celebre film di Francis Ford Coppola.

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Sul post del Presidente è intervenuto lo stesso governatore dell'Illinois, JB Pritzker, che ha risposto: "Il Presidente degli Stati Uniti sta minacciando di entrare in guerra con una città americana. Non è un gioco. Questo non è normale. Donald Trump non è un uomo forte, è un uomo spaventato. L'Illinois non si farà intimidire da un aspirante dittatore". Anche sabato 6 settembre a Washington D.C. c'è stata una delle più grandi manifestazioni contro lo schieramento della Guardia Nazionale, avvenuto già a metà agosto. Nelle ultime settimane c'erano già state proteste, ma molto più piccole di quella consumatasi sabato.

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