03 Settembre 2025
Trump Fonte: X @GlobeEyeNews
"Domani faremo appello alla Corte suprema sui dazi": questo uno dei molti argomenti trattati dal tycoon Trump nel corso dell'intervento-fiume tenutosi ieri, 2 settembre, 14 ora locale, nello Studio Ovale della Casa Bianca. Tra i numerosi temi sul tavolo quello dei dazi è stato il più pruriginoso dopo che lo scorso 30 agosto l'amministrazione Trump aveva ricevuto la bocciatura da parte della Corte d'Appello.
Per i giudici della Corte d'Appello i dazi introdotti da Trump per salvaguardare l'economia interna sono "in gran parte illegali" e costituiscono un "eccesso di potere" illecito. L'autorità di imporre tasse e dazi, avevano aggiunto, è essenzialmente prerogativa del Congresso. Tuttavia il tycoon non si arrende: presenterà infatti oggi 3 settembre il ricorso alla Corte suprema affermando che se la Casa Bianca dovesse perdere ci sarebbe un disastro economico perché gli Usa verrebbero "derisi da altri Paesi". “Se ce li portano via potremmo finire come un Paese del terzo mondo”. I dazi, per Trump, continuano a sortire effetti positivi a livello geopolitico: "Ho messo fine a sette guerre e molte di quelle guerre erano per motivi commerciali, e molti degli accordi che ho fatto sono per i dazi. Ti danno grande capacità di negoziare". "Se quell'abilità ci fosse tolta da una corte liberale, che agisce essenzialmente su richiesta di nazioni straniere che chiedono aiuto al governo degli Stati Uniti quando loro ci fanno questo da 40 anni, il governo non potrebbe ridurre migliaia di miliardi di debito" ha concluso Trump.
I temi del discorso però sono andati oltre: Trump ha annunciato anche il trasferimento dell'headquarter dello Space Comand dal Colorado ad Huntsville, in Alabama, Stato notoriamente a guida repubblicana. Un trasferimento annunciato come grandioso perché permetterà 30mila nuovi posti di lavoro e centinaia di milioni di investimenti. In seno alla dichiarazione la dura sferzata contro lo stato del Colorado: "Uno dei suoi problemi è il voto per corrispondenza, ha un sistema elettorale corrotto". Poi le smentite sullo stato di salute che, recentemente, erano descritte dai media come irrecuperabili (Trump morto o malato). "Sono in gran forma - ha dichiarato il tycoon - Biden spariva per mesi e nessuno diceva niente. Io invece non ho fatto nulla per due giorni e la gente ha pensato che ci dovesse essere qualcosa che non va".
L'altro grande tema spinoso ha riguardato poi le misure di sicurezza prese da Trump con l'aiuto della Guardia Nazionale, già altrove dispiegata a Washington e Los Angeles e di cui le previsioni hanno paventato uno schieramento anche a Chicago. Previsioni confermate: "Manderemo la Guardia Nazionale a Chicago e Baltimora" ha detto Trump senza però specifica la data esatta di quando avverrà. "Entreremo - ha detto Trump riferendosi a Chicago e alla resistenza ricevuta dal governatore dell'Illinois e dal sindaco della città -, ho un obbligo, questa non è questione politica".
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