26 Aprile 2022
Osman Kavala (fonte twitter @GeopoliticalCen)
Osman Kavala è stato condannato all'ergastolo. L'attivista per i diritti umani turco è immischiato nel processo dove era accusato di avere "tentato di rovesciare il governo" per il suo sostegno alle proteste anti governative al Gezi Park di Istanbul nel 2013. Lo hanno fatto sapere i giudici del tribunale di Caglayan a Istanbul. Kavala è in custodia cautelare da oltre 4 anni nel carcere di Silivri a Istanbul.
Kavala è stato assolto dall'accusa di "spionaggio" in relazione a un presunto ruolo nel tentato golpe in Turchia del 2016. In merito all'episodio del 2013 invece, sono condannati a 18 anni di reclusione, sempre per avere "tentato di rovesciare il governo", tutti gli altri sette imputati che sono stati arrestati a conclusione dell'udienza tra le grida di protesta del pubblico presente in aula.
Il caso Kavala non è passato inosservato, tant'è che tutto il mondo ha dato sostegno tramite gli ambasciatori di Stati Uniti, Francia, Germania, Olanda, Canada, Finlandia, Svezia, Norvegia, Danimarca e Nuova Zelanda, rischiando di creare una crisi internazionale. La risposta del presidente Erdogan all'appello è stata una dichiarazione di "persona non grata" rivolta ai diplomatici, che è suonata come possibile anticamera di una probabile espulsione. La crisi è rientrata solo dopo che gli ambasciatori hanno garantito di non voler interferire negli affari interni della Turchia.
Amnesty International si è espressa in merito all'accaduto e ha definito "parodia motivata politicamente" e "tentativo di mettere a tacere voci indipendenti" la condanna all'ergastolo di Kavala. "Oggi abbiamo assistito a una parodia della giustizia di spettacolari proporzioni" ha fatto sapere il direttore della Ong Nils Muiznieks in un comunicato che descrive la sentenza come "un colpo per chiunque creda nella giustizia e nell'attivismo a favore dei diritti umani in Turchia e altrove".
Amnesty ha fatto sapere che continuerà a chiedere il rilascio immediato di Kavala e degli altri imputati condannati oggi a 18 anni di reclusione. "La decisione della corte sfugge a qualsiasi logica" ha fatto sapere Muiznieks definendo il verdetto "ingiusto".
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