23 Marzo 2022
Bombe al fosforo (fonte: Twitter @ciafapino)
Fra le tante accuse piovute in testa alla Russia negli ultimi giorni c'è anche quella di aver usato bombe al fosforo nel conflitto: ma cosa sono queste armi chimiche e perché sono state vietate da più di 40 anni. Si tratta di armi altamente tossiche, che rilasciano nell'aria il fosforo bianco, capace d'indurre ustioni gravissime. Fonti ucraine, quali il Kyiv Independent, accusano formalmente i russi di aver adoperato queste armi durante i bombardamenti di Irpin. Se così fosse si tratterebbe di un'ulteriore violazione dei protocolli internazionali, dopo quella riguardante l'uso delle bombe a grappolo sui civili.
Le bombe al fosforo sono esplosivi altamente tossici il cui uso è vietato dalla Convenzione sulle armi convenzionali firmata a Ginevra nel 1980 e a cui la stessa Russia ha aderito nel 1982. Il fosforo bianco infatti è una di quelle sostanze il cui uso provoca danni serissimi alla pelle umana, bruciandola al solo contatto e causando la necrosi della stessa. Il Protocollo III (articolo 2) della Convenzione sottolinea in particolar modo il divieto di utilizzo sui civili: "È vietato in qualsiasi circostanza attaccare con armi incendiarie lanciate da un aeromobile un obiettivo militare sito all'interno di una concentrazione di civili".
Il loro utilizzo, stando alle regole internazionalmente condivise, è consentito solamente allo scopo di illuminare aree particolarmente buie, o a scopo di deterrenza nei confronti delle truppe nemiche. Il loro funzionamento è intrinsecamente legato al fosforo bianco, il quale quando entra a contatto con l'ossigeno produce anidride fosforica. Quest'ultima ha un effetto devastante sulla pelle umana, distruggendo in pochi secondi tutti i tessuti. L'uso da parte della Russia è stato denunciato dal sindaco di Irpin, Oleksandr Markushin: "Le forze russe hanno preso di mira le città satellite di Kiev con bombe al fosforo la notte del 22 marzo" - ha spiegato, ricordando, "L’uso di tali armi contro i civili è vietato dalle Convenzioni di Ginevra".
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