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Ucraina-Russia, le ultime notizie di oggi: sette nuovi corridoi umanitari

Ucraina-Russia, le ultime notizie del 20 marzo: la vice premier ucraina Iryna Vereshchuk ha annunciato l'apertura di sette corridoi umanitari per le prossime ore. Prevista anche l'evacuazione di Mariupol

20 Marzo 2022

Ucraina-Russia, le ultime notizie di oggi: sirene d'allarme risuonano in tutto il paese

fonte: Twitter @EngturnedMedico

Guerra Ucraina-Russia, le ultime notizie di oggi 20 marzo. Continua l'assedio di Mariupol da parte delle forze russe. Nelle ultime ore il Battaglione Azov ha dichiarato che "gli occupanti russi stanno distruggendo la città con armi pesanti di navi da guerra". Da parte sua, Mosca ha invece confermato l'attacco contro una base militare nella regione di Zhytomyr, annunciando l'uccisione di "oltre 100 membri delle forze speciali ucraine e mercenari stranieri". La vice premier ucraina Iryna Vereshchuk ha annunciato l'apertura di sette corridoi umanitari per le prossime ore.

Nel frattempo la Turchia si è candidata a ospitare un vertice trilaterale tra il presidente russo Putin, l'ucraino Zelensky e il turco Erdogan. Lo ha riportato l'agenzia russa Tass, rilanciando un'intervista rilasciata dal ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu al quotidiano Hurriyet. "Se si raggiunge la pace, [i tre presidenti ndr] s'incontreranno senz'altro", ha dichiarato Cavusoglu, spiegando che sia Putin che Zelensky "non escludono affatto questa possibilità".

Ucraina-Russia, le ultime notizie del 20 marzo

Nella notte le sirene d'allarme hanno risuonato in praticamente tutto il paese, in particolare a Kiev e a Leopoli. Il presidente Volodymyr Zelensky ha nuovamente incoraggiato la popolazione in un videomessaggio notturno, dichiarando che gli ucraini stanno "dimostrando di saper combattere in modo più professionale di un esercito". Nello stesso filmato ha poi attaccato l'esercito russo, a suo dire mostratosi "esattamente com'è; incompetente, in grado di spingere semplicemente il loro popolo al massacro". Nel frattempo sono giunte le critiche della Cina alle sanzioni internazionali contro la Russia, definite da Pechino "sempre più scandalose" e "non in grado di risolvere problemi".

Continua l'assedio a Mariupol

Nella serata di sabato 19 marzo è inoltre intervenuto anche Vadym Boichenko, sindaco di Maiurpol, città ormai assediata da settimane. Secondo Boichenko sarebbero migliaia i residenti che sono stati "deportati" verso alcune remote città della Russia, "come fecero i nazisti durante la Seconda guerra mondiale". Una notizie ripresa anche dal Kyiv Independent, che in un tweet ha riportato come "i civili verrebbero portati in campi dove i russi controllano i loro cellulari e i loro documenti per poi deportarli verso città remote della Russia".

Diversa la versione della Russia, con Mosca che ha annunciato di aver appena consegnato 75 tonnellate di aiuti umanitari ai cittadini di Kherson. "I camion, accompagnati da personale militare russo, hanno portato il nuovo carico di aiuti nella capitale regionale per gli abitanti della città e degli insediamenti vicini", ha dichiarato il ministero della Difesa russo. Gli aiuti all'Ucraina arrivano però anche a livello internazionale. Tramite la ministra degli Esteri Marise Payne, l'Australia ha annunciato che donerà a Kiev 70.000 tonnellate di carbone termico per garantire la sicurezza energetica dell'Ucraina. Ai rifugiati ucraini che si dirigeranno verso l'Australia sarà inoltre concesso un visto di tre anni, che gli permetterà di ottenere permessi di lavoro e l'assicurazione sanitaria. Confermate invece le sanzioni alla Russia da parte di Canberra, con un blocco dell'export verso Mosca di materie prime per la produzione di alluminio: "Avrà un grande impatto sulle industrie degli armamenti della Russia", ha commentato Payne.

Pechino: "Siamo dalla parte giusta della storia"

Rimane contraria alle sanzioni invece la Cina, che le ha definite "sempre più scandalose" aggiungendo inoltre che la Nato non avrebbe dovuto espandersi nell'Est Europa. Sulle sanzioni, il viceministro degli Esteri di Pechino, Le Yucheng, ha inoltre dichiarato: "La storia ha dimostrato che non possono risolvere i problemi".

Nella giornata di domenica il ministro degli Esteri, Wang Yi, ha affermato che "il tempo dimostrerà che la posizione" della Cina sulla guerra in Ucraina "è dalla parte giusta della storia". "La Cina continuerà a formulare giudizi indipendenti basati sul merito della questione e in un atteggiamento obiettivo ed equo. Non accetteremo mai alcuna coercizione e pressione esterna e ci opponiamo anche a qualsiasi accusa e sospetto infondati contro" il nostro Paese, ha dichiarato il ministro cinese.

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