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Ucraina-Russia, confermati i negoziati in Bielorussia: intanto Putin mette in allerta il sistema nucleare

La presidenza ucraina ha confermato l'incontro con i russi vicino al fiume Pripyat, ma nel frattempo Putin ha ordinato al comando militare di mettere in allerta le forze di deterrenza nucleare

27 Febbraio 2022

Ucraina-Russia, Cremlino: "Pronti per trattativa di pace, delegazione in Bielorussia"

Fonte: Facebook

Ultime notizie sul fronte della guerra tra Ucraina e Russia, i due paesi sarebbero pronti a negoziare una pace temporanea e limitata. Il presidente ucraino Zelensky ha infatti affermato: "Abbiamo convenuto che la delegazione ucraina si sarebbe incontrata con la delegazione russa senza precondizioni al confine ucraino-bielorusso, vicino al fiume Pripyat". Secondo quanto stabilito però, le trattative non comprenderebbero il totale cessate il fuoco da parte della Russia, ma soltanto l'assunzione di responsabilità, da parte del presidente bielorusso Alexander Lukashenko "di garantire che tutti gli aerei, elicotteri e missili di stanza sul territorio bielorusso rimangano a terra durante il viaggio, i colloqui e il ritorno della delegazione ucraina".

Ucraina-Russia, Cremlino: "Pronti per trattativa di pace"

A quanto risulta, Mosca è disponibile a iniziare negoziati con l'Ucraina a Gomel, nel sud della Bielorussia, non lontano dal confine con l'Ucraina. I negoziati tra ucraini e i russi "avrebbero potuto svolgersi" a Minsk se Mosca non ci avesse attaccato dalla Bielorussia, ha risposto Volodymyr Zelensky. Il presidente ucraino ha poi aggiunto che Kiev resta disponibile ai colloqui in altri luoghi dai quali non sono state lanciate aggressioni all'Ucraina.

Intanto, mentre si nutrono dubbi sulle reali intenzioni della Russia di negoziare una pace con l'Ucraina, a Kiev si continua la lotta. Bombardamenti e esplosioni hanno devastato la città per tutta la notte tra sabato 26 e domenica 27 febbraio 2022. Nella quarta giornata di combattimenti, è scattato l'allarme per i raid aerei mentre viene annunciato il bombardamento da parte di missili russi di un sito di smaltimento di rifiuti radioattivi.

"Ho avuto continui colloqui con i leader mondiali, come emerso parlando con il primo ministro Mario Draghi abbiamo raggiunto un straordinario risultato con l'Italia". Queste le parole del presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky, riportando le testimonianze di solidarietà ricevute a livello globale. Zelensky si è rivolto poi alla Bielorussia augurandole di "tornare ad essere un paese buono e sicuro". Si è creata "una legione internazionale" di volontari dall'estero "per la difesa territoriale dell'Ucraina. Questo dimostra chiaramente il sostegno al nostro Paese", ha continuato il leader ucraino.

L'esercito ucraino ha inoltre riferito in una nota di aver abbattuto un missile da crociera russo lanciato da un Tu-22 e proveniente dalla Bielorussia e diretto verso Kiev. Lo ha detto il comandante in capo delle Forze Armate ucraine Valerii Zaluzhnyi. "Le forze armate dell'Ucraina hanno abbattuto un missile lanciato verso la capitale dell'Ucraina dal territorio della Bielorussia da un aereo Tu-22". Si tratta di "un ulteriore crimine di guerra da parte della Federazione russa".

Putin mette in allerta il sistema difensivo nucleare

Nel frattempo, come riferito da Ria Novosti, il presidente russo Vladimir Putin ha ordinato al comando militare di mettere in allerta le forze di deterrenza nucleare. Una decisione che arriva dopo le dichiarazioni a suo dire aggressive dei paesi facenti parte della Nato. Durante un incontro con il ministro della Difesa Serghei Shoigu e il capo di stato maggiore Valeri Gerasimov, Putin ha ordinato di porre le forze di deterrenza dell'esercito russo in "regime speciale di servizio da combattimento".

Le forze di deterrenza comprendono anche le armi nucleari. Putin ha motivato la sua decisione affermando che: "I Paesi occidentali non stanno solo intraprendendo azioni ostili contro il nostro Paese nella sfera economica, intendo quelle sanzioni di cui tutti sono ben consapevoli, ma anche gli alti funzionari dei principali Paesi della Nato fanno dichiarazioni aggressive contro il nostro Paese".

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