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Ucraina, prove di dialogo. Scholz su Kiev: "Suo ingresso in Nato non è in agenda". Mercoledì Di Maio a Mosca

La crisi ucraina forse verso una soluzione. Il Ministro degli esteri russo Sergej Lavrov avrebbe comunicato a Putin la possibilità di un accordo con i leader occidentali. Secondo il Cancelliere Scholz l'ingresso di Kiev nella Nato "non è in agenda"

14 Febbraio 2022

Il Cancelliere tedesco Olaf Scholz, 2021

Il Cancelliere tedesco Olaf Scholz, 2021 (fonte: Lapresse)

Secondo Scholz l'ingresso dell'Ucraina nella Nato "non è in agenda". Mentre il Ministro degli esteri russo Sergej Lavrov ha riferito a Vladimir Putin che "ci sono chance di accordo con l'occidente". Prove di dialogo fra Mosca, Kiev e Washington che starebbero dunque procedendo verso una de-escalation. Gli Stati Uniti avrebbero accolto alcune delle proposte russe, assicurando che l'Ucraina non entrerà nella Nato. Una soluzione sarebbe anche pronta per la questione dei missili a medio-corto raggio, che minacciando il territorio russo, a detta dei diretti interessati. I diplomatici stanno lavorando in queste ore alla redazione di un documento da far sottoscrivere a rappresentanti di entrambi gli esecutivi.

L'inizio del disgelo

"Parte delle esercitazioni militari russe in corso stanno volgendo al termine", lo ha affermato il Ministro della difesa russo Sergei Shoigu, "altre termineranno nel futuro prossimo". Sarebbe dunque questo l'inizio del disgelo, anche se, siamo ancora lontani da un vero e proprio accordo. Come già più volte affermato dagli analisti internazionali, nessuno dei paesi coinvolti avrebbe intenzione di giungere allo scontro militare. Meno degli altri sicuramente Mosca che avrebbe, in caso d'invasione, davanti a sé operazione belliche molto difficili. Da affrontare avendo alle spalle un paese economicamente stremato dopo due anni di pandemia. Secondo l'agenzia di stampa russa Ria Novosti Putin avrebbe approvato un documento di 10 pagine redatto dalla sua diplomazia e contenente le risposte russe alle richieste di Kiev e Washington per avviare il disgelo fra i paesi. 

Le richieste di Mosca

La paura di Mosca è quella di ritrovarsi la Nato più vicina di quanto non sia ora. Qualora anche l'Ucraina dovesse decidere di aderire Putin teme un'accerchiamento ancora più soffocante. Vadym Prystaiko, ambasciatore ucraino a Londra, ha riferito ancora una volta che la data di scadenza delle trattative sarà il prossimo mercoledì 16 febbraio. Lo stesso ha comunque sottolineato che il suo paese non è disposto a rinunciare all'entrata nella Nato al fine di evitare un conflitto armato con la Russia: "[Mosca, ndr] Confina già con altri Paesi Nato, il nostro ingresso non comprometterebbe dunque la sicurezza russa". Il neo Cancelliere tedesco Olaf Scholz ha riferito a tal proposito che l'ingresso dell'Ucraina nella Nato "non è in agenda". Pertanto "è strano che la Russia agisca come se lo fosse".

Di Maio a Mosca

Intanto il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio martedì 15 sarà a Kiev e mercoledì 16 a Mosca per spingere i due paesi al dialogo. Dalla Farnesina fanno sapere che "non possiamo rinunciare a un estremo tentativo di capire se un negoziato politico e diplomatico può ancora evitare un ricorso massiccio alle armi".

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