14 Febbraio 2022
Fonte: lapresse.it
Boris Johnson interviene nel dibattito in corso sulla crisi ucraina e chiede all'Occidente di "restare unito" di fronte all'inasprirsi delle tensioni sul confine russo. Il primo ministro britannico ha invitato Vladimir Putin a fare "un passo indietro" e ad allontanarsi "dall'orlo del precipizio", alla luce di una situazione geopolitica ormai diventata "molto pericolosa". Johnson ha poi aggiunto che le ambizioni di Kiev sull'ingresso nella Nato "non possono essere sottovalutate", ma proprio nelle stesse ore l'ambasciatore ucraino a Londra Vadym Prystaiko ha dichiarato che da parte del paese potrebbe essere fatto un passo indietro se dovesse persistere lo scenario attuale. Un primo timido tentativo di de escalation da parte del governo ucraino che però non è detto venga preso seriamente da parte di Mosca.
"Ci sono oltre 130 mila truppe russe al confine, siamo seriamente preoccupati", ha dichiarato un portavoce di Johnson. Il premier britannico ha fatto poi sapere che a breve avrà un colloquio con il presidente degli Stati Uniti Joe Biden in merito al ruolo dell'Ucraina all'interno dell'Alleanza Atlantica: "Penso che sia molto importante parlare. Ma quello che non possiamo fare è ignorare i diritti sovrani dell'Ucraina ad aspirare a essere parte della Nato".
Da Kiev però sembrano arrivare i primi segnali di un'effettiva marcia indietro sulla questione Nato. Intervistato da Bbc Radio 5, l'ambasciatore di Kiev nel Regno Unito, Vadym Prystaiko ha infatti definito la posizione dell'Ucraina sull'alleanza come "flessibile", ciò nonostante la volontà di entrare nella Nato sia inserita all'interno della costituzione del paese. A una domanda esplicita sulla possibile rinuncia da parte di Kiev a entrare nella Nato, Prystaiko ha risposto: "Potremmo, soprattutto se veniamo minacciati così, ricattati così e spinti in questa direzione".
Nel frattempo, il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu ha annunciato che: "Parte delle esercitazioni militari russe in corso stanno volgendo al termine, precisando che ulteriori manovre saranno completate nel prossimo futuro. Shoigu ha inoltre dichiarato: "Le esercitazioni sono condotte dal distretto militare occidentale e coinvolgono praticamente tutte le flotte: nel Mare di Barents, nel Mar Nero, nel Mar Baltico, nel Pacifico. Vi prendono parte le truppe di quasi tutti i distretti militari".
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia