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Variante Omicron, per Von der Leyen è la vera minaccia: "Ha la potenzialità di bucare i vaccini"

Al termine del Consiglio Europeo, Ursula von der Leyen ha messo in guardia dalla variante Omicron e dalla sua possibile capacità di eludere il vaccino

17 Dicembre 2021

Per Ursula von der Leyen è la variante Omicron la vera minaccia alla salute del continente, ancora di più della Delta. Lo ha affermato la stessa presidente della Commissione Ue al termine dell'ultimo Consiglio Europeo, evidenziando quelli che a suo avviso sono due aspetti da non sottovalutare: la rapida diffusione della nuova variante e la sua potenziale capacità di "bucare" i vaccini attualmente a disposizione. Vaccini che per von der Leyen rimangono al momento l'unica arma a nostra disposizione oltre alle mascherine e alle misure di distanziamento.

Variante Omicron, per Von der Leyen è la vera minaccia

"Anche se in questo momento combattiamo ancora contro la variante Delta - ha dichiarato von der Leyen - sappiamo che la variante Omicron ci minaccia davvero. Si sta diffondendo ad un ritmo feroce e ha la potenzialità di 'bucare' i vaccini, almeno parzialmente". Soltanto due giorni fa, l'Ecdc aveva dichiarato che la sola vaccinazione non sarebbe stata sufficiente per fermare la diffusione della variante Omicron, auspicando la rapida introduzione di misure non farmaceutiche.

Successivamente von der Leyen è tornata sul tema del tasso di vaccinazione, ancora troppo basso in diversi paesi europei: "I sistemi sanitari sono sotto pressione, il che è dovuto in parte al gran numero di pazienti non vaccinati. Quindi occorre aumentare la vaccinazione, includere i bambini sopra i 5 anni, fare le terze dosi e usare le misure preventive". Nella giornata di mercoledì 15 dicembre sono partite ufficialmente in Italia le prime vaccinazioni anti Covid ai bambini dai 5 agli 11 anni.

Al momento la priorità è "guadagnare tempo"

Nonostante ciò, la presidente della Commissione europea ha affermato che proprio grazie alle vaccinazioni "siamo in una posizione migliore" rispetto a un anno fa, quando l'Europa si trovava nel pieno della terza ondata. Ad oggi per von der Leyen la priorità resta "guadagnare tempo, riducendo il più possibile la diffusione della variante tramite la tripla vaccinazione, l'uso delle mascherine e del distanziamento".

La terza dose di vaccino, ha proseguito per la presidente, è "raccomandata al più tardi sei mesi dopo" dal completamento del primo ciclo vaccinale con due dosi (o con una se con Johnson & Johnson). A seguito della somministrazione della terza dose il certificato verde resterà valido per ulteriori tre mesi. La Commissione Europea - ha poi concluso von der Leyen "presenterà un atto delegato che assicuri un approccio comune alle terze dosi e al periodo di validità del certificato".

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