15 Giugno 2021
un video trasmesso da Sky News Australia confuta la tesi dell'Oms
L'istituto di virologia di Wuhan, la città a sud della Cina dove è cominciato l'incubo Covid, ha tenuto pipistrelli vivi in gabbia nel proprio laboratorio. E questa volta, ci sono le prove. Lo dice Sky News Australia. A dimostrarlo è un video risalente a maggio 2017, realizzato niente meno che dall'Accademia cinese delle scienze, per inaugurare l'apertura di un nuovo laboratorio di biosicurezza di livello 4.
Nelle immagini choc, non sono passati inosservati dei pipistrelli tenuti in gabbia. In un frammento del video si vede addirittura uno scienziato che dà da mangiare un verme a uno dei pipistrelli. Per la tv australiana non ci sono dubbi. I pipistrelli, a Wuhan, c'erano eccome. Un dettaglio per alcuni fondamentale dopo tante paure, miriadi di studi e infinite teorie complottiste. Dopo pangolini e serpenti, l'animale più temuto per la sua associazione al virus nella mente di tutti è sicuramente il pipistrello. Ecco così che il video trasmesso da Sky News Australia sconvolge il mondo, ancora stretto dalla morsa del Covid. Ma c'è di più.
L'aggravante infatti è che la teoria di una connessione tra Covid e l'animale notturno era già stata smentita dall'Oms dopo le prime indagini sulle origini del virus. Nel rapporto dell'Oms, si trova nell'allegato un vago riferimento agli animali ospitati nell'istituto di virologia. "Il locale per gli animali nella struttura P4 può gestire una varietà di specie, compreso il lavoro sui primati con SARS-CoV-2". Niente pipistrelli dunque. Il video choc della tv australiana sembrerebbe quindi infangare la reputazione dell'Organizzazione della sanità mondiale, riaccendendo i fari sulla possibilità del passaggio pipistrello-uomo. A tale proposito, lo zoologo Peter Daszak, parte del team Oms che indaga sull'origine della pandemia, ha affermato che" è una cospirazione suggerire che i pipistrelli fossero allevati nell'istituto di virologia di Wuhan". A giugno 2021 però, lo zoologo ha ritrattato e ha ammesso che l'istituto di virologia di Wuhan potrebbe avere ospitato pipistrelli, ma che semplicemente in fase di indagine gli esperti non hanno formalizzato richieste specifiche in merito.
Il video che secondo la tv australiana è incriminante non spaventa le istituzioni cinesi. La virologa cinese Shi Zhengli, dell'istituto di virologia di Wuhan, ha rigettato le accuse in una breve dichiarazione al New York Times. La scienziata è stata di poche parole e ha tagliato corto con il giornalista del NYT affermando: "Come posso offrire prove su qualcosa di cui non esistono prove". In seguito ha poi aggiunto: "Non capisco come il mondo sia potuto arrivare a questo, a gettare calunnie su scienziati innocenti". La Cina rigetta le accuse, a oggi ancora non comprovate, del nesso tra virus e pipistrelli nel laboratorio di Wuhan. Ma per ora una cosa è certa, nel 2017, quei pipistrelli a Wuhan, c'erano.
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