10 Aprile 2021
Fra Italia e Turchia lo scontro si fa duro dopo il commento del presidente del Consiglio, Mario Draghi, che ha definito il presidente turco Erdogan "un dittatore", parlando del 'sofagate' ai danni della presidente della Commissione Ue Ursula Von der Leyen. Ankara ha convocato l'ambasciatore italiano, chiedendo che "queste brutte e sfacciate affermazioni" siano "immediatamente ritirate".
E' dura la replica del vicepresidente turco, Fuat Oktay, a Draghi. "Se vuole vedere cosa sia una dittatura - ha dichiarato - deve guardare alla storia recente" del suo Paese "e lo vedrà molto chiaramente".
"La Turchia è un Paese che ha un parlamento eletto e un presidente eletto, verso il quale nutriamo una serie di preoccupazioni e con il quale cooperiamo in molti settori. Si tratta di un quadro complesso ma non spetta all'Ue qualificare un sistema o una persona". Così un portavoce della Commissione Ue rispondendo alla domanda se Bruxelles condivida il giudizio del premier Mario Draghi su Erdogan. Le preoccupazioni dell'Ue verso Ankara "riguardano la libertà di espressione - ha aggiunto - i diritti fondamentali, la situazione del sistema giudiziario".
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia