Venerdì, 05 Settembre 2025

Seguici su

"La libertà innanzi tutto e sopra tutto"
Benedetto Croce «Il Giornale d'Italia» (10 agosto 1943)

Chi è Gian Maria Mossa, CEO di Banca Generali dal 2017; Nagel: "Persona chiave nel progetto Mediobanca-Generali"

Durante i suoi anni alla guida di Banca Generali, le masse in gestione della società sono salite da 25 a 103,8 miliardi di euro e nei quali il Financial Times ha indicato per sei volte Banca Generali come migliore private bank italiana

05 Maggio 2025

Chi è Gian Maria Mossa, alla guida di Banca Generali dal 2017; Nagel: "Persona chiave nel progetto Mediobanca-Generali"

Dopo l’annuncio dell’Ops su Banca Generali, l’amministratore delegato di Mediobanca, Alberto Nagel, ha ribadito pubblicamente la sua stima nei confronti di Gian Maria Mossa, attuale CEO di Banca Generali: “Abbiamo annunciato l’operazione e ho fatto una telefonata a Gian Maria Mossa per ribadirgli la mia stima. Gian Maria è una persona chiave nel nostro progetto”.

Chi è Gian Maria Mossa

Mossa, 50 anni, è al vertice di Banca Generali dal marzo 2017. Laureato all’Università di Milano Bicocca, ha iniziato la sua carriera in Ras – compagnia assicurativa poi confluita in Allianz – per poi proseguire in Fideuram, dove ha ricoperto il ruolo di direttore commerciale e marketing. Nel 2013 è entrato in Banca Generali come joint general manager, su chiamata dell’allora AD Piermario Motta.

Da allora ha guidato alcune delle trasformazioni più rilevanti per la crescita della banca: dalla riorganizzazione del private banking con un focus sulla clientela di fascia alta, fino alla creazione della piattaforma di consulenza patrimoniale BG Personal Advisory, pensata per offrire supporto anche su immobili, aziende di famiglia, successioni e opere d’arte.

Un anno dopo il suo ingresso, nel 2017, è stato nominato amministratore delegato. Sotto la sua guida, Banca Generali è passata da 25 a oltre 100 miliardi di euro in masse gestite, guadagnandosi per sei volte il riconoscimento del Financial Times come migliore private bank italiana.

L’ascesa di Banca Generali nel private banking

Con Mossa alla guida, Banca Generali ha scalato il mercato italiano del private banking, passando dal 14° al 3° posto per masse gestite da clienti con oltre 500mila euro di patrimonio. Oggi è superata solo da Intesa Sanpaolo (251,4 miliardi) e UniCredit (147,2 miliardi), con 71 miliardi in gestione. Tra le operazioni più recenti, spicca l’acquisizione di Intermonte, che Mossa ha definito “la prima volta nella storia in cui una realtà di wealth management acquisisce una banca d’investimento”.

In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera due anni fa, Mossa dichiarava: “Ho sempre avuto molta attenzione alla remunerazione degli azionisti e alla sostenibilità. Credo che siamo l’unico vero pure player del wealth management in Italia”. Riguardo agli interessi di Mediobanca, aveva aggiunto: “Mi stupirei del contrario, vista la nostra unicità. È intelligente valutare ogni operazione che possa creare valore”.

Verso l’integrazione con Mediobanca

L’Ops annunciata da Mediobanca prevede una possibile fusione tra le due reti, che darebbe vita a una realtà con 3.564 consulenti finanziari, terza in Italia dopo Fideuram e Mediolanum. Va sottolineato che la rete di Banca Generali, da sola, è la più numerosa delle due.

Nagel ha confermato che l’interesse per Banca Generali risale ad almeno cinque anni fa, sottolineando come la visione sia quella di creare una realtà unificata sotto un solo marchio e una sola cultura: One brand, one culture”. Un chiaro segnale che, in futuro, i servizi di consulenza potrebbero essere riuniti sotto l’identità di Mediobanca.

Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.

Commenti Scrivi e lascia un commento

Condividi le tue opinioni su Il Giornale d'Italia

Caratteri rimanenti: 400

Articoli Recenti

x