26 Marzo 2025
Fonte, Facebook: Banco BPM
La Banca Centrale Europea ha espresso un parere negativo sull'applicazione del Danish Compromise da parte di Banco Bpm nell'ambito dell'Opa su Anima. L'offerta, lanciata da Piazza Meda attraverso la controllata Banco Bpm Vita, si trova ora sotto osservazione. Tuttavia, la posizione della Bce non rappresenta una decisione vincolante, bensì un’interpretazione della normativa. La decisione finale spetta all’Autorità Bancaria Europea (Eba), il cui verdetto è ancora atteso. Secondo fonti di Radiocor, la Bce avrebbe formalizzato la propria posizione nei giorni scorsi e comunicato il parere all’istituto guidato da Giuseppe Castagna. La Banca Centrale Europea, interpellata sulla questione, non ha rilasciato commenti ufficiali. Il consiglio di amministrazione di Banco Bpm discuterà l'argomento in una riunione prevista per domani.
Il nodo della questione riguarda l’interpretazione del regolamento europeo sui requisiti patrimoniali (Crr) nell’ambito di Basilea 3. Banco Bpm ritiene che la norma vada applicata in un certo modo, mentre la Bce ne offre una lettura differente, portando così al parere negativo di Francoforte sull’applicabilità del Danish Compromise. Ora, l’Eba dovrà pronunciarsi: se confermerà l’interpretazione della Bce, l’Opa su Anima diventerà più onerosa per Banco Bpm in termini di consumo di capitale.
Se l’Eba si allineasse alla Bce, l’operazione su Anima diventerebbe meno conveniente dal punto di vista patrimoniale. Inoltre, Unicredit potrebbe riconsiderare la sua offerta pubblica di scambio (Ops) lanciata nei mesi scorsi su Banco Bpm. Attualmente, il rapporto di concambio tra le azioni di Banco Bpm e Unicredit è pari a 0,179, vicino allo 0,175 proposto dalla banca guidata da Andrea Orcel per l'aggregazione. Questo significa che le valutazioni di mercato si stanno avvicinando a quelle dell’Ops, riducendo il divario che nelle scorse settimane era più marcato. Nel frattempo, il titolo Banco Bpm ha registrato un significativo ribasso a Piazza Affari.
In risposta alla posizione della Bce, Banco Bpm ha confermato di aver ricevuto il parere ma ha precisato che non si tratta di una decisione definitiva, lasciando impregiudicato il pronunciamento dell’Eba, autorità competente sulla questione. La banca ha inoltre ricordato di aver presentato un quesito ufficiale all’Eba per confermare l’applicabilità del Danish Compromise all’acquisizione di Anima, facendo riferimento a un precedente parere favorevole della stessa autorità su un’operazione simile. Banco Bpm ha infine ribadito che, in attesa della decisione ufficiale dell’Eba, proseguirà il dialogo con la Bce.
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