19 Agosto 2024
Varta, il colosso tedesco delle batterie, ha trovato un accordo salvifico con i creditori e gli investitori strategici. Grazie a questa ristrutturazione, l'azienda eviterà il fallimento e passerà sotto il controllo di Michael Tojner, già azionista di maggioranza, e della celebre casa automobilistica Porsche. Questa mossa strategica da parte di Porsche mira a garantire un approvvigionamento diretto di batterie ad alte prestazioni, fondamentali per la produzione di auto sportive ibride ed elettriche.
Dopo settimane di intense trattative e un crollo in Borsa che aveva messo a rischio la sua sopravvivenza, Varta ha finalmente trovato una via d'uscita dalla crisi. Grazie all'accordo con Porsche e Michael Tojner, l'azienda ha ottenuto un importante rifinanziamento che le permetterà di risanare il bilancio e guardare al futuro con rinnovato ottimismo. Il debito, inizialmente di 485 milioni di euro, sarà ridotto a 200 milioni grazie all'ingresso di nuovi capitali e all'appoggio di importanti partner industriali.
«L’intesa economica rappresenta una svolta decisiva per il futuro di Varta, ha commentato Tojner, presidente del consiglio di sorveglianza di VARTA. "Nonostante le attuali sfide economiche, l’azienda offre un grande potenziale per rendere la produzione di celle per batterie in Europa meno dipendente dai fornitori asiatici. Insieme a Porsche vogliamo dare un contributo in tal senso», ha concluso l’azionista, definendo l’accordo come «la strada di un nuovo inizio".
"Con l’attuazione delle misure concordate, il finanziamento e le liquidità del gruppo sono stati stabilizzati e garantiti a lungo termine», ha dichiarato il direttore finanziario di Varte, Marc Hundsdorf. Rispetto ai tagli di posti di lavoro, secondo quanto riporta Reuters, il ceo Michael Ostermann ha assicurato che «non c’è alcuna minaccia immediata"
"Vogliamo crescere, sia con l’accumulo di batterie per gli impianti fotovoltaici sia con le celle a bottone per le cuffie Apple. E infatti al momento stiamo cercando personale», ha detto Ostermann. "Il gruppo tedesco manterrà tutti i siti produttivi, con solo moderati tagli di posti di lavoro nell’amministrazione".
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