02 Maggio 2023
Marina Calderone, fonte: Imagoeconomica
Il Governo targato Giorgia Meloni, per voce del Ministro del Lavoro Marina Calderone, difende il decreto lavoro 2023 appena approvato. "Non si verificherà un aumento della precarietà", ha assicurato il ministro. "È solo una questione legata a come si vuole leggere un percorso. Il dl dignità prevedeva causali solo dopo i 12 mesi, se guardiamo i numeri in questo momento sui contratti a termine questo è un problema confinato al 2,5%, visto che più del 97% durano meno di 12 mesi perché il ddl dignità prevede le causali solo nella seconda fase da 12 a 24 mesi". Marina Calderone ha detto queste parole in un'intervistata a 24 Mattino su Radio24.
"L'intervento fatto ieri delinea una direttrice: affidare alla contrattazione collettiva, nazionale e territoriale, la definizione delle causali. Non vedo tutta questa polemica rispetto al tema della precarietà", ha detto ancora il ministro del Lavoro Marina Calderone .
"La precarietà - ha aggiunto Calderone - nasce anche dall'abuso di una determinata forma contrattuale. Ora con questo decreto cerchiamo di tracciare un percorso. In questo periodo quello che sta aumentando invece è il contratto a tempo indeterminato".
Infine: "La proroga del taglio del cuneo al 7% anche nel 2024? Siamo al lavoro per poterlo fare ma bisogna agire con prudenza, prestando attenzione all'equilibrio dei conti. Il nostro obiettivo è un taglio del costo strutturale sia dal lato dell'azienda che da quello dei lavoratori. Senza un atteggiamento prudente non saremmo qui ad attivare per taglio del 4%".
Il decreto lavoro 2023 è stato commentato dal leader e fondatore di Italia viva Matteo Renzi. "La Premier Meloni taglia 4 miliardi di tasse sul lavoro e dice che questo è il taglio di tasse più importante degli ultimi decenni. Falso!", ha scritto Matteo Renzi sui social.
"Per fare esempi: gli 80 euro valevano 10 miliardi all'anno, la cancellazione Imu prima casa 4 miliardi, l'Irap costo del lavoro 6 miliardi. Vi risparmio tutto il resto dall'Ires a Industria 4.0 alle tasse per il mondo agricolo", ha continuato Renzi, ricordando misure varate in passato da premier. "La Meloni taglia 4 miliardi una tantum ed esulta, noi abbiamo tagliato in silenzio 25 miliardi all'anno. Giorgia Meloni non ha litigato solo con la politica: ha litigato prima di tutto con la matematica".
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