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Decreto bollette 2023, ok dal Consiglio dei ministri: azzerati gli oneri sul gas fino ad aprile ma tornano sulla luce

Il decreto approvato stanzia risorse per 4,9 miliardi di euro per il sostegno alle famiglie e alle imprese. Il Cdm vieta anche produzione dei cibi sintetici e introduce alcune misure sanitarie e fiscali

28 Marzo 2023

Bollette luce e gas, aumenti in arrivo. Perché e cosa cambia

Il Consiglio dei Ministri ha varato un dl che stanzia 4,9 miliardi di euro con misure contro il caro bollette per famiglie e imprese. Approvato anche il disegno di legge per vietare la produzione e il commercio di cibi e mangimi sintetici. Stanziati inoltre 1,1 miliardi di euro per ammortizzare l'impatto del payback dei dispositivi medici sulle aziende nella sanità.

Decreto bollette 2023: cosa prevede

Il "decreto bollette" proposto del ministro dell'economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti è stato approvato dal Consiglio dei Ministri. Il provvedimento stanzia 4,9 miliardi di euro. Prevede una serie di proroghe a misure già in vigore, come, ad esempio, il bonus sociale per le famiglie con Isee fino a 15 mila euro.

Nel testo si legge che si prolunga fino al 30 giugno2023 e si tratta di "agevolazioni relative alle tariffe per la fornitura di energia elettrica riconosciute ai clienti domestici economicamente svantaggiati ed ai clienti domestici in gravi condizioni di salute". Già per il primo trimestre 2023 era stata modificata la soglia di reddito richiesta rispetto al 2022, ampliando la platea dei beneficiari con Isee da 12 a 15 mila euro.

Viene esteso anche il taglio dell'Iva al 5% sul gas viene prorogato per il secondo trimestre dell'anno. Gli oneri generali di sistema sul gas vengono azzerati per i tre mesi aprile-giugno, mentre si riduce il contributo introdotto a favore dei consumatori fino a 5.000 metri cubi. "In considerazione della riduzione dei prezzi del gas naturale all'ingrosso, le aliquote negative della componente tariffaria UG2C applicata agli scaglioni di consumo fino a 5.000 metri cubi all'anno sono confermate limitatamente al mese di aprile 2023, in misura pari al 35% del valore applicato nel trimestre precedente", si legge. Nella bozza non si fa cenno agli oneri sull'elettricità, finora eliminati.

Le imprese potranno invece continuare a beneficiare fino al 30 giugno dei crediti d'imposta al 40% e al 45% se nel primo trimestre del 2023 hanno registrato un incremento del prezzo delle bollette di luce e gas superiore al 30% rispetto al primo trimestre del 2019.

Bonus riscaldamento

La vera novità invece arriverà a partire da ottobre ed è il bonus riscaldamento. "A decorrere dal 1° ottobre e fino al 31 dicembre 2023, ai clienti domestici residenti diversi da quelli titolari di bonus sociale è riconosciuto un contributo, erogato in quota fissa e differenziato in base alle zone climatiche, con riferimento a ciascun dei mesi di ottobre, novembre e dicembre 2023 in cui la media dei prezzi giornalieri del gas naturale sul mercato all’ingrosso superi la soglia di XXX euro/MWh2", scrivono. 

Misure fiscali

Per quanto riguarda il fisco, le scadenze per la prima rata per regolarizzare le violazioni di natura formale commesse fino al 31 ottobre 2022, introdotte con la legge di bilancio, sono state posticipate dal 31 marzo al 31 ottobre 2023. Prorogati rispettivamente al 30 settembre 2023, al 31 ottobre 2023 e al 30 novembre 2023 i termini per il pagamento della prima, della seconda e della terza rata per il ravvedimento speciale sulle dichiarazioni validamente presentate per il periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2021 e precedenti.

"Si prevedono cause speciali di non punibilità di alcuni reati tributari (omesso versamento di ritenute dovute o certificate per importo superiore a 150.000 euro per annualità, omesso versamento di IVA di importo superiore a 250.000 euro per annualità, indebita compensazione di crediti non spettanti superiore a 50.000 euro), in particolare quando le relative violazioni sono correttamente definite e le somme dovute sono versate integralmente dal contribuente secondo le modalità previste". È quanto si legge nel comunicato finale del Cdm.

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