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Borse, crollo Deutsche Bank (-15%) e calo Commerzbank (-9%). Timori di una crisi generalizzata del settore

La Deutsche Bank subisce gli echi del fallimento di Silicon Valley Bank

24 Marzo 2023

Deutsche Bank: cartolarizzazione dei crediti al consumo

Il crollo delle Borse europee spaventa ogni giorno di più. Le onde sismiche del terremoto con epicentro la Silicon Valley Bank continuano a investire il vecchio continente e si trasformano, oggi, in pesanti vendite particolarmente nel settore bancario. Nonostante le rassicurazioni di Janet Yellen, sottosegretaria al Tesoro degli Usa, continuano infatti a tenere banco i dubbi sulla tenuta del sistema creditizio.

Il crollo della Deutsche Bank

Particolarmente colpito il titolo Deutsche Bank con una flessione del 14%, la peggiore di tutto l’indice Stoxx Europe 600. Mese nero, o per meglio dire rosso, per la banca di Francoforte dunque che si è ritrovata vittima di un marzo senza precedenti almeno nell’ultimo decennio, con un crollo del 32%.

Occhi puntati anche sui Credit swaps a 5 anni, ossia i derivati che consentono a Deutsche Bank di coprirsi da un’eventuale insolvenza sul debito obbligazionario: oggi sono segnati a 198 punti base, contro i 140 di ieri, un nuovo record in alto, secondo le analisi degli operatori.

Il clima attorno alle Borse è dunque di particolare attenzione per il temuto effetto a catena delle crisi bancarie d'oltreoceano. Non è stato di particolare aiuto nemmeno il salvataggio in extremis di Credit Suisse e l’annullamento degli AT1 per un controvalore di oltre 16 miliardi di euro. La sigla AT1, abusata in questi giorni, non è altro che l’acronimo di “Additional Tier 1”. Si tratta, in sostanza, di uno strumento a difesa del patrimonio delle banche in particolare disequilibrio economico finanziario.
La mossa della banca svizzera è stata seguita anche da altre due tedesche, la Deutsche Pfandbriefbank e la Aareal Bank, che a loro volta hanno deciso di non rimborsare i titoli AT1 dotati di opzione “call” in arrivo. 

Non vive un pomeriggio felice neppure Commertzbank. Dopo il volo di 3 giorni fa, la quarta banca tedesca fa 'flop' e subisce un crollo del 3,49%.


Ma è una crisi che viene da lontano

Quello di oggi sembra essere l'ennesimo atto di una crisi che non nasce oggi. Nel 2017 gli Usa accusarono la banca di Francoforte sul Meno di aver acquistato mutui ipotecari poco garantiti per poi rivenderli come prodotti finanziari sicuri. La banca fu costretta a pagare 7,2 miliardi di dollari di multa per chiudere il procedimento.

Ma ancor prima, nel 2015, la banca tedesca aveva presentato come una ordinaria transazione finanziaria un'operazione assimilabile al riciclo di rubli, per un controvalore di 10 miliardi di dollari. Anche in questo caso, il prezzo fatto pagare dalla Deutsche Bank fu caro: 600 milioni di dollari.

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