08 Marzo 2023
“Essere sottovalutate è un vantaggio: non ti vedono arrivare"- così Giorgia Meloni ieri a Montecitorio in occasione dell’affissione del suo ritratto nella "Sala delle Donne”, dove figurano i volti di chi, per prime, hanno occupato ruoli apicali nella storia della Repubblica italiana: dalle 21 donne della Costituente fino a Tina Anselmi, Nilde Iotti, Anna Nenna D’Antonio, Elisabetta Casellati, Marta Cartabia, presenti alla cerimonia.
Anche Elly Schlein, la notte in cui ha saputo di essere divenuta la nuova leader del principale partito politico d'opposizione aveva detto: "Ancora una volta non ci hanno visto arrivare". Le leader hanno citato il titolo del libro della storica statunitense Lisa Levenstein: "They didn't see us coming - La storia nascosta del femminismo negli anni 90".
Se è vero che quest’anno l’Italia festeggia un 8 marzo diverso, nel quale si devono menzionare primati importanti (effigiati in Giorgia Meloni, Elly Schlein, Margherita Cassano, quindi la prima premier donna, la prima Segretaria del PD e la prima donna a capo della Cassazione) ancora molte, e sfaccettate, sono le battaglie (se ancora dobbiamo parlare in questi termini) per colmare il gender gap.
Lo sanno bene manager come Giuseppina di Foggia e Stefania Pompili, rispettivamente AD di Nokia Italia e Sopra Steria, Roberta Neri, ex Ceo Enav, Giovanna Della Posta, ceo Invimit, Alessandra Ricci, ad Sace, Regina Corradini da Rienzo, ad di Simest, Marina Natale, CEO di Amco, Luisa Todini, già Presidente di Poste Italiane, Lorenza Lei, dg di Rai, Lucia Morselli, CEO di Acciaierie d'Italia, Elisabetta Belloni, a capo dell'intelligence e Patrizia Grieco, Presidente MPS, Angela Maria Cossellu, CEO Eur.
Tutte donne nel mirino dello spoil system del Governo, che tutti i giorni sono in campo con numerose iniziative volte al raggiungimento della gender equality nella loro azienda e, in genere, nella comunità economica. Lungi dalla solita retorica, un fatto: la nostra società necessita di donne alla guida del pubblico e del privato, e non solo perché sono donne.
Così Meloni continua: “Il punto non è quante donne ci sono nei Cda delle società partecipate, il punto è avere la prima donna amministratore delegato di una società pubblica ed è uno degli obiettivi di questo governo". Proprio Di Foggia e Pompili, come anticipato da Il Giornale d’Italia, potrebbero presto essere cooptate per guidare un'azienda partecipata.
Nata a Roma il 16 luglio 1969. Dopo la laurea magistrale in Ingegneria Elettronica all’Università di Roma “La Sapienza” e l’esame di Stato per l’abilitazione alla professione di Ingegnere, ha conseguito negli Stati Uniti il master in Professional Program Management presso lo Stevens Institute e ha frequentato corsi di specializzazione e di General management presso la SDA Bocconi di Milano e la Luiss Business School di Roma.
Ha iniziato la sua esperienza lavorativa in progetti di Ricerca e Sviluppo ACTS finanziati dall’Unione Europea per la pianificazione e l’implementazione della rete mobile di terza generazione (3G) per poi entrare in Lucent Technologies nel 1998, diventata dal 2006 Alcatel-Lucent e dal 2016 Nokia. Dopo la responsabilità della Ricerca e Sviluppo in ambito radiomobile e rete intelligente, assume il ruolo di Direttore Progetti per poi ricoprire nel corso degli anni altri ruoli direttivi in tutti i settori della azienda. Ha altresì avuto ruoli di responsabilità strategica per il Sud Est Europa prima e successivamente per l’Europa centro meridionale.
Attualmente ricopre la posizione di Amministratore Delegato e Vice Presidente di Nokia Italia e Country Manager per Italia e Malta con la responsabilità di guidare lo sviluppo del business, le operazioni con i clienti e l’esecuzione della strategia in entrambi i Paesi.
Molto sensibile ai temi dei giovani e del lavoro, promuove e supporta diversi programmi con focus speciale su alfabetizzazione digitale e avvicinamento delle/i studentesse/i alle materie STEM.
Nel 2021 è stata nominata cavaliere del lavoro dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Selezionata dalla rivista Forbes Italia tra le 100 personalità femminili accumunate da leadership e creatività che si sono contraddistinte nel 2021 per impegno, tenacia e competenza. Altresì premiata ai CEO Italian Awards 2021 come migliore CEO dell’anno nella categoria TLC.
È membro del Consiglio di Amministrazione di Cefriel, del Board dell'Executive MBA dell’Università LUMSA e da ottobre 2020 a dicembre 2021 è stata parte dell’Advisory Board costituito da un selezionato gruppo di CEO italiani di levatura internazionale che hanno assistito il B20 nell’indirizzo generale. È altresì membro dell’Advisory Board Investitori Esteri di Confindustria, del consiglio direttivo di Assolombarda, Presidente dello Steering Committee Inclusione Sociale in Confindustria Digitale e componente del Consiglio Generale di Anitec-Assinform.
Presidente del Consiglio di Amministrazione dal 14 dicembre 2022
A Frosinone, dove è nata nel novembre del 1966, Stefania Pompili ha frequentato il corso per ragionieri in un istituto tecnico commerciale, si è iscritta poi all'università di Cassino alla facoltà di Economia e dopo la laurea ha fatto un master di Confindustria in Comunicazione e pubbliche relazioni europee, a Roma, presso l''Ateneo impresa'. Entrata nella multinazionale Eds, Electronic data systems, inizia invece il suo percorso nel mondo dei numeri, con le funzioni di controller.
Dal 1999 al 2003 per Pompili è stato il periodo più bello, di grande formazione, un percorso che ha posto le basi per il passaggio successivo.
Nello stesso anno Stefania Pompili inizia anche una nuova esperienza professionale nella multinazionale americana Csc, Computer sciences corporation, leader globale nella fornitura di servizi e soluzioni It. Tra i clienti di rilievo annovera molti enti della Pubblica amministrazione, fra cui quattro ministeri, alcuni tra i maggiori gruppi bancari italiani e assicurativi, centinaia di aziende nei settori manifatturiero, delle utility, delle telecomunicazioni e del fashion, quasi tutti i grandi nomi del made in Italy. La manager punta in alto e centra l'obiettivo di diventare chief operating officier. Ma per la manager frusinate arriva il tempo di cambiare. Nel 2016 approda in Sopra Steria con il ruolo di direttore della divisione Pubblica amministrazione, Energy e Telco, ai primi dell'anno scorso è direttore generale e a novembre arriva la nomina ad amministratore delegato.
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia